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ANNULLATA LA SEDUTA DEL CIPE: RINVIO PER TERZO VALICO E TORINO-LIONE

LOVELLI: “Mani in tasca ai pendolari e blocco delle opere pubbliche: questi sono i risultati di un Governo ormai senza maggioranza!”

“Il rinvio a data da destinarsi della seduta odierna del CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) fotografa in modo evidente l’immobilismo del Governo e la distanza che separa la propaganda dai fatti concreti – dichiara l’On. Mario Lovelli deputato PD del Piemonte 2, componente della IX Commissione Trasporti della Camera– L’ultima riunione si è svolta il 30 luglio scorso e da allora si sono susseguiti annunci e impegni disattesi sul finanziamento di opere importanti per il Piemonte e altre Regioni del Nord, a cominciare dalle infrastrutture inserite nei grandi corridoi europei. Oggi si sarebbe dovuto infatti  esaminare il nuovo progetto della Torino-Lione, fondamentale per valutare l’aggiornamento dei costi dell’opera dopo che la Commissione Europea ha già tagliato 9 milioni di finanziamenti europei all’Italia per i ritardi accumulati. Si attendeva poi l’approvazione dei “lotti costruttivi” per il terzo valico dei Giovi sulla Milano-Genova, così come per la Treviglio-Brescia, oltre al progetto del tunnel del Brennero. In realtà durante l’esame parlamentare della Decisione di Finanza Pubblica (DFP) era già emersa l’indisponibilità di risorse effettive per far decollare un tale imponente complesso di opere. Nel caso del Terzo valico poi, per il quale 700 milioni su un totale di 6,2 miliardi sarebbero comunque disponibili, si continua a tergiversare senza definire il contratto fra RFI e General Contractor e prendendo in giro gli enti locali che hanno sottoscritto dei protocolli d’intesa fin dal 2006. Infatti  non si comprende come si intendano effettivamente spendere i soldi del primo “lotto costruttivo”, mentre manca un quadro trasparente dei costi dell’aggiornamento del progetto definitivo già lievitati di oltre 1 miliardo dal momento della sua approvazione. Questo Governo penalizza il trasporto pubblico per i pendolari, tagliando le risorse alle Regioni e favorendo l’aumento delle tariffe e dei pedaggi autostradali e, nello stesso tempo, frena le opere pubbliche che crollano del 20% fra il 2008 e il 2011, secondo i calcoli del rapporto CRESME pubblicati da Il sole 24 ore. Mani in tasca ai pendolari e blocco dei cantieri: questa è il risultato di un governo paralizzato e con una maggioranza ormai in frantumi battuta ieri alla Camera alla prima votazione su un emendamento alla legge di stabilità!”

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