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Primo maggio, il Pd avvisa i No Tav: “È la piazza del lavoro”
“Fuori luogo nella forma e completamente sbagliata nel contenuto. Il Pd attacca la mobilitazione No Tav per il Primo maggio, con la promessa del movimento contrario alla Torino-Lione di portare in piazza migliaia di attivisti dalla Val di Susa.
«È una strumentalizzazione. Ed è deprimente che ogni anno si cerchi di usare questa piazza per polemiche aggressive, che non c’entrano nulla – dice Paolo Furia, segretario regionale del Partito democratico -. Si profila un corteo in cui l’attenzione sarà monopolizzata da un tema divisivo come la Tav, relegando sullo sfondo i temi più generali del lavoro e della politica».”
(…) In piazza il Pd porterà le bandiere Sì Tav? Per Furia, che si dividerà tra Biella, dov’è iscritto, e Torino, «la discussione sull’alta velocità deve restare fuori da questa grande manifestazione: noi ci saremo per parlare di disoccupazione, morti sul lavoro, precariato e impieghi dei migranti».
Nello specifico, il segretario del Pd subalpino ritiene paradossale attaccare la Torino-Lione il Primo maggio, «perché come sa chi si occupa seriamente di lavoro, porterà investimenti e occupazione». Il segretario provinciale del Pd, Mimmo Carretta, dice che ancora non sa se nello spezzone del Pd ci saranno bandiere SìTav: «Non lo escludo, ma il nostro invito è a portare le bandiere del Pd: non c’è bisogno di bandiere SìTav, perché il sì all’opera è già nel simbolo del Pd, così come allo sviluppo e al lavoro. Piuttosto, è un controsenso manifestare il Primo maggio contro un’opera che porta lavoro».
leggi tutto l’articolo sul Primo maggio su La Stampa Torino del 29/04/2019 )