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EUROPA INUTILE?

I FALSI MITI SULL'UNIONE EUROPEAFALSO! Quello dell’Europa inutile, “matrigna” e delle banche, delle leggi imposte dalla UE è in realtà un falso mito.

A seconda che si parli di leggi o decreti legislativi, è corretto dire che le leggi Ue impattano su meno del 3% della nostra produzione normativa. “Se si guarda al totale di leggi “pure” in attuazione di direttive europee, il totale cala ad appena 10 provvedimenti sui 319 negli ultimi cinque anni (il 2,5%). I numeri sull’impatto di Bruxelles vanno maneggiati con cura, come dimostrano i «falsi miti» diffusi dalla Francia al Regno Unito.

Sulle prossime elezioni europee ci sono anche altri falsi miti, messi in rilievo da un recente dossier a cura del Sole 24 Ore, uno fra tutti il falso mito cavalcato anche dalla Lega di Salvini che «Il voto sarà un referendum sulle migrazioni», nonostante i numeri dei flussi siano calati bruscamente rispetto alla crisi migratoria del 2015. “Anche in Italia, il paese che “vanta” la percezione più distorta sulla presenza di stranieri, l’argomento-migranti non riesce a primeggiare fra i timori dell’elettorato. Quasi il 30% degli intervistati dal report ritiene che la principale minaccia alla tenuta dell’Europa sia la crisi economica, aggravata negli ultimi mesi dalle tensioni commerciali che stanno logorando i rapporti fra Bruxelles e gli Stati Uniti di Donald Trump.” Questi i dati che smontano con la verità le bufale di Salvini sull’Europa, parole di facile propaganda che fanno leva sui malumori senza offrire soluzioni concrete. Come potrebbe essere diversamente, visto che “l’assenteista” Salvini è stato tra i peggiori parlamentari della UE?

I temi privilegiati degli interventi di Salvini sono gli italiani, i migranti, l’Isis, l’inutilità delle istituzioni europee, l’euro che rovina la vita alle piccole e medie imprese e alla gente. Ma la sostanza? La difesa dell’interesse dell’Italia? Quali sono i risultati che Salvini ha ottenuto per gli italiani che devono venire prima di tutto? (…) Il leghista urla “prima gli italiani”, ma si è astenuto sull’austerity e ha pasticciato sull’Ema (Agenzia europea dei medicinali, n.d.r.). Prima di tutto viene l’opportunismo.”

E allora il PD? Il programma del PD per l’Europa punta su investimenti e crescita, come sottolineato dal Segretario nazionale Nicola Zingaretti in un recente incontro promosso da Confcommercio: “Abbiamo bisogno di superare una idea di  Europa della austerità per rilanciare quella della crescita. Quindi serve un piano finanziato dal bilancio europeo, anche con Euro Bond che permettano lo scorporo degli investimenti dal calcolo del rapporto deficit Pil. Per fare questo però dobbiamo stare nelle istituzioni e non fare i ‘Pierini’ perennemente assenti dalle sedute di Bruxelles“. “Stare nelle istituzioni” per realizzare compitamente gli Stati Uniti d’Europa, con “l’obiettivo strategico di un’Europa che sceglie e punta  all’individuazione di un presidente degli Stati Uniti d’Europa eletto democraticamente, superando l’idea di un’Unione oggi troppo intergovernativa, fermata dagli Stati che poi indicano le stesse istituzioni europee come un freno e come responsabili dei propri problemi (N. Zingaretti).”

Lavoriamo nella prospettiva degli Stati Uniti d’Europa. Vogliamo ridare potere ai cittadini del nostro continente, dare un nuovo vigore alla democrazia: una nuova Europa con al centro le persone, vicina ai territori, una nuova Europa protagonista nel mondo e più democratica, capace di rispondere ai bisogni dei cittadini, degli Stati e delle imprese.

E allora il Piemonte? Grazie ai fondi europei la nostra Regione ha potuto impegnare circa 500 milioni di euro per interventi, tra gli altri, in infrastrutture, sviluppo e ricerca e altri 500 milioni in salute, lotta alla disoccupazione e creazione di imprese.

La Regione Piemonte ha inoltre beneficiato di 50 milioni di fondi per progetti in ambito della Cooperazione Territoriale Europea, attestandosi al primo posto tra le Regioni italiane.

Paolo Furia, segretario regionale PD:Perché l’Italia sia più forte, sono necessari gli Stati Uniti d’Europa. Se vogliamo un’economia che non finisca nel giro di poco tempo succube della Cina, o che non venga travolta dalle dinamiche di guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti d’America, ci vuole l’Europa unita”

Leggi il programma PD per le Europee: http://bit.ly/2VoHRwn

Leggi il programma PD per le Regionali: http://bit.ly/2J6coNY