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PILLOLE DI PROGRAMMA – #DIRITTI e #LEGALITÀ
IL PIEMONTE DEI DIRITTI, DELLA LEGALITÀ
Il Piemonte dei diritti e della legalità: ci consideriamo orgogliosi di poter definire così la nostra Regione, storicamente sempre all’avanguardia nella difesa dei diritti e della giustizia.
Il Partito Democratico concepisce i diritti come strumenti attraverso i quali le persone sono incluse in una comunità. L’inclusione produce benessere, senso di appartenenza e sicurezza. Per questo motivo occorre far sapere il più possibile, e nel modo più uniforme in tutte le zone della Regione, che le istituzioni ci sono, attraverso campagne di comunicazione e iniziative di valorizzazione delle attività dell’associazionismo diffuso.
Siamo determinati a continuare la lotta a omofobia e transfobia: durante questa legislatura il Piemonte ha istituito una rete apposita contro le discriminazioni, estendendo i compiti del difensore civico e prevedendo un fondo di solidarietà per la tutela giurisdizionale delle vittime. Non solo: il Piemonte, con l’approvazione della Legge regionale contro le discriminazioni (l.r 5/2016), è la prima Regione in Italia ad applicare esplicitamente il principio di parità di trattamento e non discriminazione, come indicato dalla Costituzione e dai Trattati europei.
Il Piemonte è anche la Regione dell’accoglienza: i richiedenti asilo nella nostra Regione sono 19.500, lo 0,4% della popolazione totale. I progetti di accoglienza più significativi sono gli SPRAR, con i quali è possibile realizzare accoglienza diffusa e sviluppare processi di integrazione più positivi. E’ paradossale che la destra faccia propria la bandiera della sicurezza continuamente e poi abolisca gli strumenti di integrazione con i quali offrire una prospettiva di inclusione ai richiedenti asilo, esponendoli perciò agli abusi, alla microcriminalità e addirittura alla criminalità organizzata di stampo mafioso.
La sicurezza è un valore fondamentale della convivenza civile: è dunque preoccupazione del Partito Democratico del Piemonte garantirla attraverso misure concrete.
A oggi siamo la penultima regione per riutilizzo dei beni confiscati alle organizzazioni mafiose. Occorre che gli enti locali siano invitati a riassegnare tali beni, attraverso una politica regionale che favorisca anche economicamente la richiesta da parte degli enti locali della proprietà di questi beni.
Vogliamo formare i dipendenti pubblici alla gestione dei partenariati pubblico-privati per la realizzazione di importanti opere, per favorire, contemporaneamente, efficienza e legalità. Ma adottare comportamenti nel segno della legalità è compito di tutti i cittadini: per questo è necessario continuare a promuovere eventi di educazione e formazione rivolti a studenti e cittadini.
Per approfondimenti: http://bit.ly/2JknQF9
