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Zingaretti: “Giugno è una data lontana per far ripartire le attività”

L’intervista al segretario del PD di Maria Teresa Meli – Corriere della Sera del 28/04/2020

Nicola Zingaretti, segretario del Pd: ci si aspettava la fase due, non questo avvio lento.

«Gli italiani hanno reagito alle regole indicate dal governo per il lockdown mostrando una maturità e un rigore straordinari; questo consegna al nostro Paese una forza immensa. Ora qualsiasi scelta sui tempi di riapertura deve essere orientata a limitare al massimo la recrudescenza di una diffusione che probabilmente ci sarà, ma che va tenuta sotto controllo, con il costante supporto della scienza. Mi permetto di suggerire al governo di affidarsi alle curve epidemiche per riavviare le attività di alcune categorie, come ristoranti, bar o, in generale, il commercio. Verificando anche la data del primo giugno che mi pare molto lontana».

Per il presidente designato di Confindustria Carlo Bonomi manca un progetto.

«Sin dal primo momento ho creduto nella necessità dell’ascolto di tutti, sia forze sociali che opposizione. Va detto, tuttavia, che mai si sono realizzate in Italia una serie di manovre in deficit come quelle messe in campo dall’attuale governo per sostenere non solo chi è entrato in cassa integrazione o non ha reddito, ma anche la ripresa delle attività industriali ed economiche. Parliamo di circa 750 miliardi. Errori possono esserci stati, ma sono infinitamente minori rispetto allo sforzo virtuoso attuato. La verità è che ci siamo trovati di fronte a qualcosa di sconosciuto, improvviso, invisibile e letale. Ora però ci sono tutte le condizioni affinché il Paese apra una nuova fase».

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