|  |  | 

Homepage News e comunicati

Lavoratori agricoli e braccianti, pieno sostegno all’appello del Sindaco di Saluzzo per un piano operativo

Il Partito Democratico della provincia di Cuneo da pieno sostegno e rilancia con forza l’appello del Sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni affinché la Regione Piemonte appronti un piano operativo che eviti accampamenti spontanei con grave pericolo in un periodo di emergenza sanitaria.
Nel giorno in cui una prima persona si è accampata nei pressi del Foro Boario di Saluzzo, l’inazione della Regione su questo fronte appare ancora più grave, soprattutto a fronte di mirabolanti promesse di un “nuovo modello di accoglienza” rimaste lettera morta come troppe volte avviene.
Nonostante l’importanza del settore agricolo per il saluzzese e nonostante molte proposte siano state avanzate da aziende e amministrazioni comunali del territorio per dare delle risposte efficaci che assicurassero modalità di spostamento e alloggiamento in sicurezza, nulla è stato fatto.
Il richiamo del Sindaco di Saluzzo sottolinea ancora una volta l’importanza di attivarsi per tempo per gestire nell’interesse di tutti, cittadini, lavoratori, aziende agricole, una situazione che è difficile in tempi normali ma che rischia di diventare emergenza conclamata durante una pandemia epocale come quella che stiamo vivendo .
Il PD provinciale segue quotidianamente questo problema, chiede che vengano date delle risposte da parte delle istituzioni competenti ed a disposizione di tutti gli attori del distretto frutticolo per cercare una soluzione duratura dal punto di vista sociale ed economico.

La Segreteria PD Provinciale.

Qui l’appello del Sindaco di Saluzzo.

NON C’È PIÙ TEMPO
Questa notte la prima persona si è accampata sotto il viale del Foro Boario. La Regione aveva annunciato ai quattro venti un nuovo modello di accoglienza invece un altro anno è passato invano e non c’è nemmeno un piano di gestione del rischio specifico con la pandemia covid 19 in corso.
Hanno elaborato indicazioni per agriturismi, catering, ristorazione da asporto, centri estetici, barbieri e parrucchieri, centri benessere, sale da ballo, discoteche, taxi e noleggio con conducente. Addirittura norme di dettaglio per l’allenamento o l’addestramento dei cavalli nei maneggi e la toelettatura degli animali di compagnia.
Non una parola sull’agricoltura, se si escludono un portale per l’incrocio domanda e offerta di lavoro esclusivamente in lingua italiana, con l’effetto di ridurre, anziché ampliare la platea dei possibili lavoratori agricoli (come se non ci fosse già abbastanza preoccupazione per la copertura dei fabbisogni) e qualche euro per contribuire all’allestimento di alloggi presso le aziende.
E dire che la frutta del Monviso genera un giro d’affari di 700 milioni di euro l’anno, che le proposte innovative e collaborative sono arrivate da aziende, associazioni di categoria ed enti che si confrontano incessantemente da settimane per suggerire soluzioni e che ben 30 comuni hanno chiesto chiarimenti su modalità di spostamento e alloggiamento in sicurezza della manodopera.
La Legge 27/2020 inoltre prevede all’art. 78 comma 3-septies che “Ai fini del contenimento del virus COVID-19, sono disposti, d’intesa con le regioni, i comuni interessati e le autorità sanitarie, appositi strumenti di controllo e di intervento sanitario sugli alloggi e sulle condizioni dei lavoratori agricoli e dei braccianti”.
È necessario e urgente che la Regione e l’Unita di Crisi, coordinandosi con la Prefettura, impostino un piano operativo in caso di arrivi disordinati ed accampamenti spontanei, che rappresentano un grave pericolo igienico e sanitario in questa fase pandemica.
Ho appena riscritto per l’ennesima volta a Regione, Unità di crisi ed Asl CN1.
Il tempo è scaduto!
Mauro Calderoni
Sindaco di Saluzzo

Tags