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Misurazione febbre a scuola. Perché il Presidente della Giunta non ha affrontato responsabilmente il tema in sede di Conferenza Stato-Regioni?

 “Ho chiesto all’Assessore regionale alla Sanità per quale motivo non sia stata sollevata nella Conferenza Stato-Regioni dell’agosto scorso, durante la quale sono state analizzate e condivise le linee guida del Governo sul rientro a scuola, peraltro esprimendo parere favorevole, la questione della misurazione della temperatura a scuola. In quella sede, infatti, non risulta essere stato rilevato alcun dubbio o dissenso, rilevazione che, se fatta in tempo, avrebbe evitato la confusione scatenata dalle decisioni controcorrente assunte dal Piemonte. Anzi il Piemonte aveva dato il via libera alle linee guida del Governo” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale, che ha presentato un’interrogazione a risposta immediata in Consiglio regionale.

“A prescindere dall’esito finale della causa che ha coinvolto Regione e Governo nazionale, questa contrapposizione ha creato problemi a scuole e famiglie, peraltro in un momento tanto delicato come quello dell’inizio di un anno scolastico post lockdown. Confrontarsi con i rappresentanti del Governo in quella sede sarebbe stato molto più semplice, avrebbe evitato confusione, ricorsi, impugnative che finiscono per ricadere su famiglie e ragazzi” precisa l’esponente dem.

“L’Assessore alla Sanità ha preferito girare intorno all’argomento. Ha riepilogato i singoli passaggi dell’ordinanza regionale, ma non ci ha detto perché non sia stato sollevato il tema nella sede preposta a risolverlo. Forse si poteva evitare tutta questa confusione. Perché il Presidente della Giunta non ha affrontato responsabilmente il tema in sede di Conferenza Stato-Regioni? La domanda chiara e precisa resta ancora senza risposta” conclude il Presidente del Gruppo Pd.