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Carretta: “Con l’abbandono di Appendino per noi non cambia nulla. Avanti con le primarie.”

Intervista al Segretario Metropolitano PD Torino Mimmo Carretta su Repubblica Torino del 14 ottobre 2020 – di Jacopo Ricca

Carretta, segretario provinciale: “La sua scelta di non ricandidarsi è l’ammissione di un fallimento”

“Con l’addio di Appendino non cambia nulla”. Mimmo Carretta, segretario torinese del Pd e consigliere comunale, ha ascoltato con attenzione le parole della sindaca 5stelle che ieri ha annunciato che non si ricandiderà, ma il suo “passo di lato” non sembra ampliare i margini per un accordo giallo-rosso a Torino. I dem tirano dritto sulle primarie per scegliere il candidato sindaco del 2021 (le date immaginate sono il 6 e 7 febbraio) e su una coalizione larga “che raccolga i voti e i progetti di chi ha sperato nel cambiamento che dovevano portare i 5stelle e che ne è rimasto deluso”.

Ora che non c’è più il nome di Appendino sul tavolo si può pensare a un’alleanza?
“Noi siamo in una fase di definizione delle regole per le primarie. Domani incontreremo gli altri partiti e gruppi civici che stanno costruendo con noi la coalizione e il programma per le comunali del 2021. La scelta di Appendino non cambia nulla rispetto allo schema che abbiamo deciso in un percorso iniziato con la Festa dell’Unità di un anno fa”.

Non avere Appendino come avversaria o come possibile alleata cambia qualcosa?
“La sua decisione di fare questo passo di lato credo sia la certificazione di un fallimento. Un sindaco che si fa da parte dopo 5 anni, senza nemmeno sottoporsi al giudizio degli elettori mi sembra ammetta di aver governato male. Le buone intenzioni e i progetti non hanno trovato riscontro nelle azioni amministrative: con i 5stelle Torino ha perso delle occasioni importanti, c’era una voglia di cambiamento importante che non si è tradotta in qualcosa di virtuoso”.

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