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Istruzione in carcere, Giorgis: straordinaria opportunità di riabilitazione e strumento di tutela della sicurezza dell’intera collettività

L’istruzione in carcere è una straordinaria opportunità di riabilitazione ed emancipazione, e al tempo stesso un efficace strumento per tutelare la sicurezza dell’intera collettività. Come dimostrano gli studi condotti sul tema e l’esperienza di molte realtà, i tassi di recidiva diminuiscono in maniera significativa quando ai condannati viene offerta la possibilità di partecipare a percorsi di formazione e a progetti trattamentali volti al loro reinserimento sociale.
Con il Ministro Gaetano Manfredi, alla Casa Circondariale “Pasquale Mandato” – Secondigliano, abbiamo ascoltato le analisi e le esperienze di coloro che vivono e operano (direttamente o indirettamente) negli istituti penitenziari (dalla Magistratura al Provveditorato, ai Garanti, alla Polizia penitenziaria, ai docenti e agli stessi detenuti del polo universitario) e, con loro, abbiamo cercato di approfondire ed “affrontare l’insieme delle questioni che si pongono per giungere a garantire – su tutto il territorio nazionale – il diritto agli studi universitari a detenuti e a persone in condizione di limitazione della libertà personale”, come prescrive il Protocollo d’intesa siglato a settembre dello scorso anno dal Ministero della Giustizia-Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) e la Conferenza Nazionale Universitaria dei Poli Penitenziari (CNUPP).