|  |  |  | 

Homepage il segretario Rassegna stampa democratica

Paolo Furia sui danni del maltempo: “No alla logica dell’emergenza, ci vuole una precisa analisi dei bisogni”

fonte: bitquotidiano.it

Riceviamo e pubblichiamo integralmente le riflessioni del segretario regionale del Partito Democratico Paolo Furia in merito all’urgenza di mettere in sicurezza il territorio piemontese per evitare i continui episodi di dissesto idrogeologico in condizioni di maltempo, come evidenziato dalle criticità emerse ancora una volta a causa delle abbondanti precipitazioni dei giorni scorsi.

La messa in sicurezza del territorio deve venire prima di tutto. Sistemazione e manutenzione dei ponti, pulizia degli alvei di fiumi e torrenti, controllo dei boschi, potenziamento delle infrastrutture esistenti. Il recovery fund europeo sarà un’occasione per interventi importanti solo se si esce dalla disastrosa logica dell’emergenza, per cui dei temi legati all’ambiente ci si ricorda solo in occasione delle tragedie.

Mi permetto di aggiungere che anche la logica del progetto e del bando, col quale qualche realtà si ritroverà finanziata lavori migliori e qualche altra resta a secco, è insufficiente. Va bene, la logica del bando, per finanziare idee meritevoli e creative, ma non per ottenere risultati su tutto il terreno nazionale nel modo più omogeneo possibile.

Paolo Furia

Ci vuole una politica, strutturata intorno ad una precisa analisi dei bisogni che gli enti locali possono formulare immediatamente. Se il recovery fund sarà speso secondo la logica del “progettificio” non raggiungerà i risultati sperati e sarà iniquo.

Gli enti locali, in particolare le Unioni (spesso montane) dei Comuni, possono ad oggi intervenire con prevenzione e pulizia alveo fiumi e torrenti solo in parte, e con fondi che provengono essenzialmente dall’Autorità d’Ambito delle Acque.

Non è sufficiente.

Alcuni argini risalgono agli anni cinquanta. Il lavoro che dobbiamo compiere non può limitarsi alla gestione dell’emergenza. Il giorno in cui celebriamo il mancato allagamento di Venezia grazie alla grande opera che lo ha impedito, il Mose, ci troviamo a fare l’ennesimo elenco di opere minori, mancate o trascurate.

Ora sia questa la priorità delle forze politiche, non importa quale sia il loro colore politico. Noi staremo bene attenti a negoziare per i nostri territori l’ottenimento delle risorse necessarie a ricostruire e mettere in sicurezza.

Ieri abbiamo preso contatto con il Presidente Cirio e con esponenti del Governo per favorire la massima concordia istituzionale e la più attenta e fattiva cooperazione tra i livelli. Non è questo il tempo dei selfie, delle divise e delle polemiche, ma del lavoro sul territorio, dello stanziamento di risorse dei livelli istituzionali, dello scambio di informazioni tra governo, regione, province, prefetture, unioni dei comuni, comuni.

In questo senso ci stiamo impegnando e continueremo nei prossimi giorni.

Paolo Furia segretario regionale PD Piemonte