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Zingaretti: “Il nemico è il virus non le regole. Il governo coinvolga anche l’opposizione”

NICOLA ZINGARETTI SEGRETARIO PD

Lettera di Nicola Zingaretti al direttore di la Repubblica – 28 ottobre 2020

“Il forte aumento dei contagi ci fa ripiombare in uno scenario da allarme rosso. Il virus non è mai stato sconfitto, abbiamo sempre previsto che la battaglia sarebbe stata lunga e durissima.
Un giorno, quando tutto sarà finito, troveremo il tempo per discutere dell’irresponsabilità di chi ha ridicolizzato le regole, di chi sosteneva che il virus fosse scomparso o di chi lo ritiene solo un’invenzione per controllare le persone, in una sorta di autoritarismo sanitario. Messaggi pericolosi e gravissimi, perché hanno indotto molte persone a comportamenti sbagliati che oggi paghiamo tutti.


Con enormi sacrifici, con il prezioso lavoro di tutto il comparto della sanità, in primavera siamo riusciti a far arretrare il contagio. Sapevamo di aver vinto solo una battaglia, non la guerra. Ogni energia deve essere spesa per sbarrare la strada al Covid, il nemico è il virus, non le regole che ci diamo per fermarlo.


Massima attenzione a chi scende legittimamente in piazza per esprimere paura e chiede di non essere abbandonato. Massima attenzione anche ai tanti avvoltoi in agguato, pronti a gettarsi sulla solitudine e sulla rabbia, quella parte d’Italia che da sempre lavora contro il patto sociale e lo Stato.


Stiamo uniti, e stiamo vicini a quell’Italia che pagherà di più le conseguenze delle nuove misure: l’Italia più fragile, l’Italia che non può andare in smart working, l’Italia dei ristoratori, dei cinema, dei teatri, delle arti e della cultura, dello sport; l’Italia degli studenti di nuovo costretti a casa.


Ora nessuno deve essere lasciato solo. Il governo ha già predisposto un corposo pacchetto di misure. Occorre la massima velocità.


Il governo si concentri sull’efficienza e la serietà, sul dialogo e l’apertura con il Paese, le persone le forze produttive e sociali, il tessuto associativo e sul coinvolgimento e confronto con le forze di opposizione. Altre democrazie nel mondo non si sono mosse per tempo, e hanno pagato e stanno pagando costi immensi in termini di vite umane e conseguenze economiche. Noi abbiamo ancora la possibilità di fermarci prima, di salvare l’Italia e il suo futuro, se saremo capaci di resistere, di combattere insieme e di agire uniti”.