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BONOMO: «CIRIO QUESTA NOTTE NON HA DORMITO PERCHÈ IL PIEMONTE È STATO INSERITO TRA LE ZONE ROSSE? IO NON DORMIREI DA MESI, VISTI I DISASTRI DELLA SANITÀ PIEMONTESE»

«Il presidente della Regione, Alberto Cirio, questa notte non ha dormito perché il Piemonte è stato inserito tra le “zone rosse”, insieme a Lombardia, Valle d’Aosta e Calabria.

Io, nei suoi panni, non sarei riuscita a dormire da diversi mesi visti i disastri della sanità piemontese: dai mancati tracciamenti con i tamponi, agli ospedali Covid annunciati e non ancora disponibili, alla sanità territoriale con le Usca ancora inefficaci e le cure domiciliari che sono eccezioni».

La deputata canavesana del Pd, Francesca Bonomo, commenta così le ultime esternazioni del Governatore del Piemonte in seguito alle nuove misure restrittive definite dall’ultimo Dpcm.

«Ho chiesto al Governo – prosegue Bonomo – di dichiarare pubblicamente i dati scientifici e medici su cui ha basato la sua decisione. Perché la trasparenza è essenziale. Ma la realtà del caos gestionale in cui si trova il Piemonte oramai è evidente a tutti.

Questa notte i cittadini di Torino hanno potuto vedere e sentire la fila di ambulanze impegnate nel trasporto dei pazienti Covid dall’ospedale Mauriziano, vicino al collasso, a quello di Tortona.

In queste settimane, più volte, sia il presidente dell’Ordine dei medici regionale, Guido Giustetto, che i sindacati del personale sanitario hanno chiesto un nuovo lockdown, pur consapevoli delle conseguenze economiche, sociali e psicologiche sui cittadini, per garantire la tenuta del sistema sanitario piemontese.

Non manca infine un invito al presidente della Regione: «È ora che Cirio la smetta di giocare allo scaricabarile con il Governo per le colpe della sua Amministrazione – termina la deputata del Partito Democratico – dal momento che direzione, organizzazione e attuazione della sanità è di competenza regionale.

A meno che non voglia gettare la spugna ed essere commissariato come la Calabria, ma lo dica chiaramente, così almeno i cittadini avranno finalmente delle risposte concrete. Sennò, invece di passare le notti insonni, prenda fino in fondo le sue responsabilità che i cittadini votandolo gli hanno conferito, e inizi a lavorare seriamente in Regione, coinvolgendo le opposizioni da sempre disponibili, per cercare di uscire al più presto da questa situazione.

Ora è arrivato il momento di assumersi le proprie responsabilità, riconoscere i propri errori e anche di evidenziare ciò che di buono è stato fatto fino ad oggi: da adesso si cominci a lavorare insieme, con il coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali, senza più polemiche o speculazioni: noi siamo pronti a fare la nostra parte».