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Asti: rimbalzo di accuse tra il sindaco e il Presidente della provincia

Il Gruppo consiliare del Partito Democratico, con una nota ha espresso perplessità sul rimbalzo di accuse tra il Presidente della Provincia Lanfranco ed il Sindaco Rasero riguardo i ritardi nella programmazione di progettualità nell’ambito del Recovery Fund.
Maria Ferlisi, Luciano Sutera e Giuseppe Dolce si riferiscono a quanto annunciato dal sindaco Rasero a mezzo stampa e cioè l’imminente realizzazione di opere per un valore di 25,5 milioni di euro.
“Non convince – scrivono – il novero di progetti proposti dal Sindaco. Gli interventi citati, a parere dei consiglieri del gruppo, altro non sono che un’imbarazzante elencazione priva di qualunque sistematicità, contestualizzazione e concretezza. Traspare l’idea di un tentativo maldestro di parare i colpi dopo le vivaci critiche rivolte da vari ambienti alla Giunta comunale per la sua inattività”.
I tre comunicano inoltre che il gruppo consiliare del Partito Democratico aveva avuto modo già precedentemente, ed in particolare durante la trattazione del bilancio di previsione 2021/2023, di “sottolineare tali ritardi, ancor più evidenti in raffronto ad altre realtà territoriali, in primis la provincia di Cuneo. Emerge chiaramente come tutta una certa parte politica si perda in sterili polemiche, senza mettere in campo alcuna progettualità finalizzata a far crescere la città e la provincia astigiana”.
Ferlisi, Dolce e Sutera ribadiscono che occorra più dialogo e meno tatticismo e sottolineano che “già nella prima fase del periodo pandemico, avevano presentato al Sindaco un documento contenente alcune proposte di immediata attuazione volte a favorire la ripresa del contesto socio economico astigiano successivamente al primo lockdown. Proposte che sono state anche recepite e apprezzate dal Sindaco stesso. Sindaco che, ha in più occasioni ribadito di condividere l’idea di un percorso di collaborazione con le minoranze”.
Il gruppo, sottolinea inoltre che la minoranza non è stata coinvolta in relazione all’utilizzo delle risorse del Recovery Fund.
“Eppure – concludono – anche altre parti, quali l’Unione Industriali e la Rete Asti Cambia, hanno cercato di stimolare l’Amministrazione comunale con proposte in tal senso. La posta in gioco è alta; nei prossimi due anni si giocherà il futuro della città e della provincia e non ci si può permettere di sbagliare. Il gruppo consiliare del Pd è responsabilmente disponibile e pronto ad un confronto costruttivo in Consiglio Comunale, e in ottica di dare un contributo concreto ha avviato, con gli altri membri del partito e con i rappresentanti della società civile che stanno mano mano aderendo un cantiere di idee volto a elaborare un piano strategico di più ampio respiro che tenga conto di una visione complessiva della Città”.
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