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Costi visite causa Covid per idoneità sportiva agonistica. Non pesino sulle famiglie

“Il mondo dello sport, a ogni livello, è stato duramente penalizzato dalla pandemia che ha imposto grandi sacrifici: il rinvio e la sospensione delle competizioni, anche dei Giochi Olimpici, la chiusura delle associazioni, la limitazione degli spostamenti. Il DPCM del 14 febbraio scorso ha disposto che siano consentiti gli eventi e le competizioni di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale tramite provvedimento del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e del Comitato Italiano Paralimpico, eventi e competizioni che si svolgono nell’arco temporale dello stato di emergenza, per il momento prorogato fino al 15 aprile. Agli atleti che sono stati contagiati da Covid-19 sono prescritti esami medici da effettuare nei diversi casi in base alla gravità della malattia, all’esito dei quali verrà rilasciata all’atleta una certificazione idonea alla ripresa dell’attività agonistica o l’indicazione ad effettuare ulteriori accertamenti” spiegano il Consigliere regionale del Partito Democratico Diego Sarno, presentatore di un’interrogazione sul tema e il Vicepresidente della VI Commissione Daniele Valle, che hanno anche depositato un atto di indirizzo sul tema a prima firma Sarno.

“Le visite aggiuntive per ottenere l’idoneità sportiva agonistica – proseguono Sarno e Valle – hanno un costo significativo e non sono previste nelle convenzioni che agevolano gli atleti, gravando interamente sulle loro famiglie. Questa spesa, in un momento economicamente già molto complesso, potrebbe causare l’abbandono della pratica sportiva che, invece, dovrebbe essere incentivata e sostenuta. Per questo con un’interrogazione urgente si è chiesto all’Assessore alla Sanità come intenda risolvere il problema dei costi delle visite aggiuntive per le idoneità sportive agonistiche per minori e disabili”.

Nella sua risposta l’assessore Icardi ha indicato come le visite tradizionali per minori e disabili rientrino nei LEA e siano gratuite, mentre siano a carico dei richiedenti per maggiorenni e residenti in altre regioni.

“Apprezziamo l’apertura dell’assessore ad una riflessione, che partendo dall’ODG depositato, possa portare all’esenzione per tutti gli agonisti delle visite aggiuntive causa Covid” concludono i Consiglieri “Ma ci teniamo a sottolineare che le visite incluse nei LEA non comprendano gli esami aggiuntivi richiesti dai protocolli ministeriali per gli atleti che abbiano avuto il Covid o sintomi similari (a differenza di quanto affermato dall’assessore Icardi, rispondendo all’interrogazione). Questo dato è confermato da diversi centri di medicina sportiva accreditati dalla Regione, per cui sarà necessario integrare le disposizioni per sostenere tutti gli atleti  minorenni e disabili.”

“Speriamo che, compreso il problema, la maggioranza consiliare possa approvare l’ODG presentato in Consiglio Regionale”.