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Manifesti offensivi contro le donne segnale del clima alimentato dalla destra

Il vice presidente del Consiglio regionale Mauro Salizzoni: “Sul bando che vuole aprire le porte dei consultori alle associazioni pro-Life chiederò un’informativa in Commissione Sanità”

 

«Non sono un “abortista”, anzi sono un “family man”: in 50 anni di matrimonio la mia vita è stata tutta lavoro e famiglia. Ho due figli adulti e 5 nipotini e ho sempre fatto l’impossibile per stare insieme, abbracciarli, parlare con loro. Ma l’interruzione volontaria della gravidanza è un diritto intoccabile della donna, che attiene alla sua salute e alla sua libertà, un diritto conquistato negli anni attraverso coraggiose ed aspre battaglie. I manifesti apparsi oggi a Torino sono un’inaccettabile offesa nei confronti delle donne, segnale di un brutto clima di intolleranza che qualche forza politica sta alimentando con il pretesto di aggiornare gli elenchi delle associazioni che possono operare nei consultori pubblici. Ma consultori pubblici e reparti ostetrico-ginecologici degli ospedali, sono i luoghi della prevenzione, della tutela della salute e del rispetto delle scelte di vita che le donne compiono in un momento di grande sofferenza, senza dover correre il rischio di essere sottoposte a pressioni psicologiche. Ogni volta che la destra torna al governo in Piemonte non perde l’occasione di dare l’assalto alla 194, e così sta succedendo anche ora, con il tentativo della Giunta regionale di aprire le porte dei consultori ai volontari di associazioni pro-Life. Su questo bando chiederò un’informativa in Commissione Sanità».