L’Ospedale Civico di Settimo Torinese è il nostro ospedale. Quando fu realizzato nel 2009 i cittadini Settimesi con l’Amministrazione Comunale di allora, versarono circa 5 milioni di euro per acquistare una parte delle azioni e avviare insieme alle due Asl e alla cooperativa Frassati la famosa “sperimentazione gestionale”.

Durante questi 12 anni l’impegno e il lavoro per mantenere in piedi la struttura, per cercare di valorizzare al meglio le prestazioni sanitarie e per far rientrare l’Ospedale Civico all’interno della Rete degli ospedali piemontesi, è stato immane.

Oggi nella tabella della DGR regionale l’Ospedale Civico di Settimo è classificato “Ospedale da definire in base a trasferimento di attività”.

La Regione Piemonte ha intrapreso, in questo ultimo anno, una gestione “irresponsabile” dell’ospedale con il contenzioso giudiziario in atto per l’assunzione diretta del personale e mandando i conti in perdita, nonostante l’ospedale abbia lavorato a pieno regime arrivando ad avere 2 interi reparti COVID per 150 posti letto.

La Conferenza dell’ASL TO4 ha approvato all’unanimità dei 53 sindaci presenti un ordine del giorno proposto dalla sindaca

, in cui si chiede di trasformare l’ospedale di Settimo con 235 posti letto in ospedale totalmente pubblico.

Noi ci uniamo a questa richiesta e ci rivolgiamo direttamente al presidente

:

“Presidente, un intero territorio a Nord Est di Torino le chiede di occuparsi dell’Ospedale Civico di Settimo e di dare priorità ai servizi sanitari territoriali che vengono erogati. Le chiediamo di considerare con molta attenzione il percorso da intraprendere per il futuro assetto dell’ospedale. Noi lo abbiamo sempre considerato e lo consideriamo ancora oggi e anche per il futuro, indispensabile per il nostro territorio. Negli anni, tutte le forze politiche di destra e di sinistra che si sono succedute nei banchi della maggioranza e dell’opposizione, hanno sempre difeso a pieno titolo la struttura. Non faccia l’errore di non considerare le esigenze e i sacrifici di un’intera cittadinanza. L’Ospedale ha un edificio bellissimo e per noi deve continuare a rimanere aperto. Se ospedale pubblico tanto meglio, alla luce anche dell’emergenza pandemica che richiede risposte adeguate e qualificate da parte della sanità pubblica regionale, altrimenti l’alternativa di trasformare la gestione sperimentale in gestione ordinaria, che può essere disposta solo con un atto della Regione Piemonte e con una gara ad evidenza pubblica, può essere una valida soluzione. Grazie Presidente per la sua attenzione”.