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Respinto il secondo attacco. La legge che contrasta il gioco patologico è salva!

“La legge sul gioco d’azzardo è salva. La Regione è stata costretta a ritirarsi dopo la forte e ben organizzata battaglia che il Partito Democratico e le opposizioni hanno dato in questi giorni in Consiglio Regionale, con il supporto e la mobilitazione di tanta società civile, associazioni e movimenti. Esprimo la soddisfazione della segreteria regionale del Pd e il ringraziamento nei confronti dei consiglieri regionali e della battaglia che hanno dato. Ora dovremo monitorare affinché la Giunta non cerchi scorciatoie per evitare il dibattito in aula. Ci auguriamo piuttosto che il dibattito politico della Regione torni a concentrarsi sulle priorità avvertite dai cittadini: la ripartenza delle attività economiche, la sanità territoriale e ospedaliera, le infrastrutture.” dichiara Paolo Furia, Segretario PD Piemonte

“Abbiamo respinto il secondo attacco del centrodestra che voleva abrogare una legge che funziona, quella sul contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo, approvata nel 2016, una legge equilibrata che tutela salute e lavoro, una legge condivisa della quale avevamo discusso in tutte le sedi opportune e che contemperava entrambi gli aspetti” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“La legge che contrasta il gioco patologico è salva. La maggioranza di centrodestra è implosa al proprio interno – prosegue Raffaele Gallo – e il Presidente Cirio non si è mai presentato in Aula per esprimere la propria posizione, brillando per la propria assenza. Le opposizioni hanno difeso una legge giusta che ha dato risultati importanti e l’hanno fatto utilizzando gli strumenti della democrazia”.

“Il centrodestra aveva minacciato lunghi mesi di Aula. Dopo quattro sedute è capitolato. Il Presidente della Lega ha annunciato un nuovo provvedimento, ci ha accusati di ostruzionismo becero, ha tuonato che ci rivedremo in Aula. Li aspettiamo: continueremo a difendere una legge che ha arginato e contrastato una patologia grave che impatta duramente sulla società, che impoverisce e distrugge cittadini e famiglie. L’azzardo della Lega è stato quello di pensare che l’avremmo permesso” conclude Gallo.

La consigliera Monica Canalis: “Maggioranza divisa, alla fine la Lega si è schiantata. È mancata la politica come capacità di dialogo e ascolto. Prevale l’attenzione alla salute e ai più fragili, vince il buon senso.”

«Sulle malattie come il Gioco d’Azzardo Patologico non si scherza, soprattutto in mezzo a una pandemia che ha messo la salute al primo posto tra i pensieri dei piemontesi. La Lega non ha retto l’opposizione istituzionale delle forze di minoranza e la determinata protesta della società civile, e non ha saputo tenere unita la maggioranza su una proposta di legge che avrebbe cancellato ingiustamente i buoni risultati della Legge regionale 9/2016. Quella che è mancata al Consiglio Regionale in questi giorni è la politica. La politica non si fa con le prove di forza o con i colpi di mano, neanche quando si vincono le elezioni. Per fare politica occorre una capacità di mediazione ed una disponibilità al dialogo e all’ascolto, non tanto dei poteri economici, che vogliono influenzare le decisioni, ma delle forze sociali e professionali che curano i malati e accolgono i più fragili. La Lega ha rifiutato ogni mediazione e si è schiantata. Speriamo che questa esperienza sia utile per il futuro, perché la qualità del dibattito democratico migliori e si basi non solo sulla forza, ma anche sul buon senso»: lo afferma la consigliera regionale e vice segretaria Pd Piemonte Monica CANALIS commentando la decisione di sospendere la proposta di legge sul gioco d’azzardo patologico

Sarno: “VITTORIA, la Lega ritira la PdL sul gioco d’azzardo patologico”

 Oggi in Consiglio regionale è successo quello che era nell’aria da giorni: la maggioranza non c’è più e sul gioco d’azzardo la Lega ritira la proposta di legge.

“In tempi cupi una giornata di Sole, dentro e fuori dall’aula” commenta il consigliere PD Diego Sarno “Questa non è una vittoria delle opposizioni ma una vittoria dei cittadini, che per fortuna continueranno ad essere per il momento tutelati dalla legge 9 del 2016.
In questa giornata è doveroso un ringraziamento ai Sindaci, a Libera, ad Avviso Pubblico, alle tante associazioni cattoliche e non, alle associazioni di volontariato, ai circoli e a tutte le realtà che hanno difeso una legge giusta e funzionante “.

“Noi non abbasseremo la guardia però” conclude il Consigliere Dem “perché riproporre un disegno di legge della giunta invece che una proposta del consiglio, limitando di fatto lo spazio alle opposizioni, farà aumentare e non diminuire la nostra tensione e imporrà finalmente a CIRIO, totalmente assente e in silenzio, di prendere parole e assumere su di sé tutta la responsabilità. Starà dalla parte della salute dei cittadini o dalla parte delle lobby?

Manterremo anche alta l’attenzione affinché le realtà imprenditoriali possano tutelare i propri lavoratori adeguandosi alla legge vigente.

Se la maggioranza vorrà riproporre il tema in commissione noi saremo disponibili al confronto, questa volta però coinvolgendo davvero tutti i soggetti che svolgono, quotidianamente, un lavoro strabiliante di cura per le persone che sono cadute nel baratro della dipendenza”.

 «Credo che le forze di centrodestra abbiano fatto tutto da sole. Se la sono cantata, se le sono suonate. E adesso annunciano una sospensione nella quale in realtà si legge ritiro. Perché il terzo tempo non sarà il voto su questa proposta di legge, ma, se mai ci sarà, sarà un voto su un nuovo disegno di legge. Era nell’aria questo ritiro. Tuttavia, pensavo che la Maggioranza avrebbe almeno avuto il buonsenso di mettere al voto gli emendamenti del collega Ruzzola che avrebbero, attraverso una proroga dei tempi, in un periodo difficile, salvaguardato i lavoratori delle sale gioco che dovranno adeguarsi alla legge entro il 20 maggio», dichiara in Aula il Consigliere regionale del Partito Democratico Maurizio Marello.

«Per le Opposizioni questa è una vittoria: la seconda dato che avevamo già respinto un emendamento che voleva modificare la legge un anno fa – prosegue Marello – Abbiamo dato voce al Piemonte migliore, ai nostri giovani che vogliono una società fondata sul lavoro e non sul gioco. Abbiamo fatto la nostra parte, usato gli strumenti che avevamo. Il centrodestra aveva i numeri per far passare tutte le leggi possibili, ma ha fatto male i conti perché era spaccato al proprio interno».

«Questa vicenda mi ricorda quella che ha interessato il calcio negli ultimi giorni: quella della Superlega. La Lega in Consiglio regionale ha fatto la stessa fine. Non è stata la Lega, è stata la “Superlega “che in due giorni si è dissolta ed il Presidente Cirio ha fatto la stessa brutta figura che ha fatto il mio Presidente Andrea Agnelli con un’unica differenza: che quest’ultimo la faccia ce l’ha messa, mentre Cirio la faccia l’ha fatta mettere ai suoi Consiglieri», conclude Marello.

«Game over. La legge regionale sul gioco d’azzardo, approvata nella passata legislatura dalla Giunta di centrosinistra, è salva. La Lega è stata costretta a fare retromarcia grazie soprattutto alla dura presa di posizione del Partito Democratico e di tutte le forze di opposizione». Così la deputata canavesana del Pd, Francesca Bonomo, commenta la decisione del Carroccio di ritirare la propria proposta di legge sul gioco d’azzardo in Consiglio regionale. «Una vittoria dei cittadini – aggiunge Bonomo – i risultati di questo strumento, introdotto nel 2016, sono sotto gli occhi di tutti. Quella degli ultimi giorni è stata una battaglia fondamentale per tutelare la salute dei piemontesi, soprattutto di quelli più fragili, ancor di più in un momento così difficile e particolare come quello che stiamo vivendo a causa dell’emergenza sanitaria. Il confine tra attività ludica e patologia è molto sottile: la dipendenza porta a sovrastimare le proprie abilità. Un problema che non riguarda solo gli adulti e gli anziani, ma anche gli adolescenti e i giovani: per questo è importante tenere alta la guardia, affinché la maggioranza di centrodestra in Regione non provi nuovamente a cancellare con un colpo di spugna quanto di buono realizzato cinque anni fa».