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Tav: la Regione si attivi con urgenza per sbloccare la situazione

 OCCORRE NOMINARE IL NUOVO COMMISSARIO

La progettazione della tratta italiana è bloccata da due anni, e non possiamo accedere al cofinanziamento europeo. Un’inerzia istituzionale che la Regione Piemonte non può tollerare ulteriormente.

«Serve un impegno sostanziale e vero della Regione Piemonte per sbloccare la situazione di inerzia istituzionale relativamente alla tratta italiana della linea ferroviaria Torino-Lione. Chiedo all’assessore Marco Gabusi di attivarsi con urgenza, affinché il Governo, nel nuovo Dpcm con il secondo elenco di opere pubbliche da commissariare, provveda a nominare sia il commissario per la tratta internazionale sia il commissario governativo per la tratta di accesso, ovvero da Bussoleno al nodo Torino. La progettazione definitiva di RFI, già autorizzata dal CIPE, è bloccata da oltre due anni, e senza progettazione non è possibile predisporre il dossier per ottenere il cofinanziamento della Commissione Europea. Non solo, mentre il ministro Enrico Giovannini ipotizza di avviare sulla tratta nazionale un “dibattito pubblico”, il che è palesemente in contraddizione con il fatto che stiamo parlando di un’infrastruttura tecnicamente in fase di progettazione, la linea di accesso alla Torino-Lione è sparita dalla programmazione degli interventi infrastrutturali nazionali, non è stata inserita nel PNRR e non è neppure menzionata nel documento di programmazione regionale. La Regione Piemonte batta un colpo, e faccia di tutto per sbloccare la situazione». Lo afferma il Consigliere regionale Alberto AVETTA (Pd),  che in questi giorni ha chiesto l’audizione in Commissione a Palazzo Lascaris di Paolo Foietta,  Capo Delegazione italiano e presidente di turno della CIG-Commissione intergovernativa per il collegamento ferroviario Torino Lione. «La mancata (o ritardata) realizzazione degli accessi al tunnel di base, pregiudicherebbe la funzionalità dell’intera opera  e costituirebbe un grave danno per la nostra Regione. La capacità della linea sarebbe dimezzata, penalizzando fortemente un’area a forte vocazione manifatturiera come Torino e le sue potenzialità di HUB per le merci in arrivo e partenza dal Piemonte e dai retroporti di Genova e Savona, compromettendo il futuro della piattaforma logistica di Orbassano. Mente si procede con il Terzo Valico e si potenziano le tratte di accesso al Brennero, sulla tratta italiana della Torino-Lione è calato il silenzio. La nomina del nuovo commissario è atto imprescindibile per far ripartire il tutto, e per dare alla CIG un interlocutore con cui rapportarsi, e in questo la Regione Piemonte deve dimostrare di poter giocare un ruolo da protagonista».