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Non rallentiamo sul tracciamento

Con il rallentamento dei contagi e la progressione della campagna vaccinale, diventa ancora più importante riprendere con efficacia l’attività di tracciamento, per isolare tempestivamente i focolai e individuare le varianti.

Il caso inglese, dove la variante indiana ha portato a una recrudescenza inaspettata, con una campagna vaccinale ben più avanti della nostra e un livello di contagi più basso, ha dimostrato con chiarezza che non è ancora tempo di abbassare la guardia.

Tuttavia il rallentamento generale di queste attività è, ancora una volta, decisamente più marcato in Piemonte.

Nell’ultima settimana il Piemonte ha fatto 48.554 tamponi molecolari. Meno di un terzo della Lombardia, la metà di Veneto e Campania, molto meno di Emilia (68.508), Lazio (74.714) e Toscana (64.947).

Anche considerando i tamponi rapidi in un unico calderone non va meglio: il Piemonte in questa classifica di grandi regioni supera solo la Campania.

Una debolezza strutturale, quella piemontese, che tuttavia il rallentamento dell’epidemia dovrebbe consentirci di recuperare. Da inizio pandemia infatti la Lombardia ha processato 8.891.911 molecolari, il Veneto 5.393.267, la Campania 4.365.347, l’Emilia Romagna 4.769.898, il Lazio 4.701.739, la Toscana 3.665.106 e il Piemonte solamente 2.911.633.

Non molliamo adesso, con i numeri bassi che ci consentirebbero di tracciare efficacemente!

Daniele Valle – Coordinatore del Gruppo di lavoro Covid