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SALARIO MINIMO. LA TUTELA DI BASE CONTRO IL LAVORO POVERO

C’è una crisi sociale che con il balzo dell’inflazione rischia di esplodere se non agiamo in fretta sulle condizioni del lavoro. Ne abbiamo parlato ieri al Nazareno all’agorà “Retribuzioni giuste: la dignità del lavoro e del salario in tempo di crisi e transizioni” con Peppe Provenzano, Tommaso Nannicini e Andrea Orlando.
È preoccupante il fatto che Confindustria si opponga a un patto che leghi gli incentivi al mondo delle imprese a un miglioramento contestuale delle retribuzioni per i lavoratori. Mai come oggi questo patto serve perché o tutti facciamo uno sforzo oppure sarà complicato dare risposta a questa nuova crisi.
L’Italia ha un problema con i salari, è l’unica economia Ocse in cui le buste paga sono diminuite negli ultimi 30 anni e dove oltre il 10% dei lavoratori è povero. La politica non fa ricatti, la politica deve trovare un’intesa con le parti sociali e le associazioni datoriali per migliorare le retribuzioni nel nostro Paese, sia attraverso il taglio del cuneo fiscale sia con l’introduzione del salario minimo.
Nel mio intervento di ieri ho anche ricordato che la grande sfida del Partito Democratico è quella di tenere insieme il lavoro dipendente e quello autonomo. Le partite iva non sono figli di un dio minore. Su questo dobbiamo mettere in campo strategie nuove, superare il dualismo tra professionisti ordinistici e non e proseguire il percorso iniziato con la legge 81/2017.
Sul salario minimo e lotta al lavoro povero ne parliamo con Andrea Garnero questa sera, venerdì 29 aprile alle ore 21 a Mondovì (CN) per chi vorrà esserci.
Chiara Gribaudo, parlamentare del PD e membro della segreteria nazionale con la responsabilità per la “missione giovani”.