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Programmi, visioni, valori condivisi: il 12 giugno facciamo vincere i nostri candidati!

Le elezioni amministrative di questo giugno rappresentano, in primo luogo, il momento in cui milioni di cittadini sceglieranno il loro sindaco.

Lo faranno sulla base della conoscenza diretta di qualche candidato in lista o dei candidati sindaci stessi, lo faranno basando il proprio giudizio sulla credibilità che gli amministratori locali sapranno esprimere non solo durante la campagna elettorale, ma con la loro storia e esperienza.

Il PD, in Piemonte, ha messo in campo candidati credibili sul piano politico e su quello umano.

Per prendere solo i tre capoluoghi di provincia: Giorgio Abonante, ad Alessandria, è un amministratore affermato, empatico, che conosce la sua città in ogni angolo.

Paolo Crivelli, ad Asti, è un medico, in prima fila nei duri mesi del Covid ma anche nel volontariato internazionale, e rappresenta un elemento di rassicurazione per la sua città.

Patrizia Manassero, a Cuneo, coniuga continuità amministrativa con nuove idee, grande esperienza politica e capacità di ascolto e dialogo, qualità che tutti riconoscono proprio a partire dalla sua città.

Certo, le amministrative di questo giugno rappresentano anche un importante test nazionale, dal momento che cadono a pochi mesi dalle elezioni politiche. Ma non per questo abbiamo cercato di forzare alchimie politiche e elettorali percepite contro natura sul territorio.

Abbiamo cercato ovunque, questo sì, di realizzare quel campo largo di cui il PD deve essere il motore e la spina dorsale, senza inseguire quei sogni di sdegnosa autosufficienza che tanto ci hanno isolato in passato; abbiamo cercato, a differenza del centrodestra, di organizzare le nostre alleanze sulla base del merito e dei programmi, e non solo per inseguire il potere.

Le coalizioni del centrodestra litigano selvaggiamente, dal livello nazionale a quello regionale a quelle amministrative. Addirittura, a Torino, il candidato sindaco del centrodestra scarica i partiti che gli hanno portato non pochi voti (anche se meno del previsto) nel settembre del 2021. Eppure vediamo che ogni volta che ci si avvicina a una competizione elettorale questa destra spaccata e priva di un comune programma mette da parte ogni distinguo e si coalizza dando l’impressione di essere come un sol uomo.

Quella della destra è coesione senza politica, verrebbe da dire; contro questo modello, il Partito Democratico si impegna a costruire coalizioni reali, fondate su programmi, visioni e soprattutto valori condivisi. Lavoriamo dunque ogni minuto che resta da qui alle elezioni per ottenere il meritato risultato per i nostri candidati sindaci, per i candidati delle nostre liste. Ogni chiamata, ogni contatto risulta decisivo per spostare il pendolo a nostro favore, in scenari elettorali incerti dove le partite risultano, dappertutto, aperte.

Paolo Furia, Segretario Regionale PD