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TourDem a Biella e Vercelli. Dalla giunta di centrodestra solo promesse, dal PD proposte di azioni concrete

L’iniziativa del gruppo consiliare del Piemonte è iniziata con un viaggio sul territorio nel mese di marzo e da allora sono stati più di 1300 i km percorsi in lungo e in largo per il Piemonte: venerdì 15 luglio il Gruppo pd ha fatto tappa a Biella e Vercelli. Al centro del dibattito, tre anni di Giunta Cirio.

Le false promesse e i fallimenti sono camuffati bene dietro titoli sensazionali che traggono in inganno – spiega il presidente del gruppo Pd a Palazzo Lascaris Raffaele Gallo – .

Di fatto basta ascoltare i territori per capire quanta solitudine ci sia. Biella e Vercelli lamentano entrambe la scarsa attenzione della Giunta di centrodestra che ha fatto tante promesse ma che poi si è persa per strada. Abbiamo un sistema sanitario pubblico in ambasce, benché presenti eccellenze che andrebbero avvalorate con assunzioni e iniezione di personale. Che cosa ne è nel Parco della Salute? Cirio ha fatto il giro nel Piemonte per raccogliere i sogni nel cassetto dei sindaci ma non ne è nato nessun progetto di lungo orizzonte, che crei sviluppo, rilancio e lavoro per un Piemonte che corre il rischio di essere fanalino di coda del nord Italia.

A cominciare proprio dalla viabilità, Biella da tempo chiede di essere collegata in modo più agevole al capoluogo.

Il Biellese per crescere ha bisogno di collegamenti con Torino, Milano che favoriscano scambi commerciali e culturali – spiega Alberto Avetta, consigliere regionale Pd, presente al tour dem – invece rimangono tutti sul tavolo i problemi di isolamento del Biellese dal punto di vista infrastrutturale che il PNRR avrebbe potuto contribuire in modo decisivo ad affrontare. A Vercelli e in Val Sesia le cose non vanno meglio, con collegamenti cancellati che isolano i cittadini.

Restiamo una realtà che comincia a riprendere fiato economicamente – commenta Rita De Lima del circolo di Biella – ma senza investimenti e visione non possiamo fare da soli. Non ce la faremo.

A Vercelli è la segretaria Mariella Moccia a sottolineare le problematiche del territorio e a ricordare come un territorio a forte vocazione agricola e risicola non abbia avuto il giusto ritorno dalla Giunta che per la gravissima siccità che sta mettendo in ginocchio intere filiere non sta facendo nulla. Sull’ambiente e sulle energie rinnovabili abbiamo avuto solo slogan ma di concreto nulla è stato proposto.

Diego Sarno si esprime sul gioco d’azzardo patologico La Giunta Cirio ha cancellato con un colpo di spugna la legge Chiamparino che funzionava. Chi è malato deve essere tutelato e accompagnato, la legge del centrodestra guarda alle lobby e non alle famiglie e ai più deboli> mentre Monica Canalis ricorda l’incompetenza e l’approccio distruttivo ed ideologico su temi sociosanitari, le politiche per gli anziani, i minori, gli stranieri. La scellerata gestione delle Rsa durante la pandemia è un esempio emblematico degli errori e dei ritardi della Giunta Cirio. Assistiamo a una politica dei servizi sociali ideologicizzata e fondata sulle contrapposizioni, una su tutte il Ddlr “allontanamento zero” che mette a rischio la tutela e protezione dei minori.

Per Domenico Ravetti, questa destra aveva fatto dell’autonomia un cavallo di battaglia in campagna elettorale, e si è poi limitata a diventare una commissione di lavoro, mai convocata dall’inizio della legislatura. Stesso dicasi per quella sul PNRR, che avevamo chiesto e che ci è stata negata. L’hanno inserita proprio in quella dedicata all’autonomia, e di fatto non se n’è fatto nulla.

Il nervo scoperto più caldo è però quello della sanità, tema sottolineato dai consiglieri Daniele Valle e Domenico Rossi: Stiamo sprecando una grande opportunità. L’esperienza della pandemia e il PNRR avrebbero dovuto essere un’occasione per ridisegnare il modello della sanità regionale, mentre si farà solo un’operazione di ristrutturazione edilizia. Mancano visione e programmazione, così come manca la capacità di intervenire sui problemi urgenti, a partire dalle liste d’attesa.

E aggiungono i consiglieri dem: chiediamo da inizio legislatura un piano di assunzioni straordinario, perché senza personale non ci sono servizi sanitari. Oggi siamo di fronte a una categoria che ha dato tanto, ma che non può più reggere i carichi di lavoro attuali. Solo così, inoltre, si può affrontare davvero il tema delle liste d’attesa. L’alternativa è una privatizzazione strisciante, che è sotto gli occhi di tutti. Solo chi ha le risorse si cura rivolgendosi al privato. Gli altri rinunciano a curarsi.

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