Il nostro impegno per il territorio: la parola ai candidati
Abbiamo chiesto ai nostri candidati dei collegi uninominali di rispondere a queste due domande:
1) Qual è la questione territoriale più impellente su cui ti stai spendendo di più ?
2) Perché votare il Partito Democratico?
Qui di seguito, in sintesi, le loro risposte. Cliccando sul nome di ciascuno potrete accedere al suo profilo social e conoscerlo ancora meglio.
1) Occorre invertire la rotta a un consumo di suolo sempre più insostenibile per l’ambiente. In Provincia di Novara in particolare la situazione è drammatica: tra il 2020 e il 2021 sono stati compromessi 140 ettari di superficie, parliamo di circa 200 campi da calcio. La peggiore performance in Italia. Occorre lavorare per una programmazione sovra-territoriale che sia davvero strategica, puntando sul riuso e il recupero di spazi già compromessi.
2) Perché occorre rimettere al centro dell’agenda politica le persone, e il Partito Democratico lo sta facendo. Parlando di sensibilità ambientale, difesa della sanità pubblica, progressività fiscale, diritti civili.
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1) Impegnarmi in politica per me fa rima con “salute equa, solidale e universale, ma anche efficiente e di qualità”. Ne siamo ancora troppo lontani ma molto si può fare, a condizione di averne la volontà politica.
2) Perché le sfide globali richiedano risposte sovranazionali: ne usciremo solo insieme, da Europei. Per questo il mio invito è: il 25 settembre vai a votare e scegli il Partito Democratico e il centrosinistra!
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1) I miei tre impegni: per il territorio (realizzazione della Metro 2 di Torino, che finalmente raggiungerà Settimo e San Mauro a nord e Rivoli ad ovest), investimenti su università e ricerca nel territorio (come la Città delle scienze di Grugliasco, la Sede Universitaria di Collegno, il Polo dell’innovazione di Settimo T.se.), salute (più medici di famiglia e investimenti su case della salute come luoghi di cura e prevenzione, riduzione le liste di attesa).
2) Il Partito Democratico in questi anni ha dato prova di grande responsabilità, garantendo sempre collaborazione e lealtà al Presidente Mattarella e al governo di Mario Draghi. Per offrire delle risposte concrete in condizioni drammatiche, nel corso dell’ultima legislatura abbiamo sostenuto i governi garantendo la vaccinazione a tutti i cittadini, mentre altre forze politiche si pronunciavano negativamente nei confronti delle chiusure e dei vaccini stessi. Votare il Partito Democratico significa scegliere il partito della responsabilità e dell’attenzione ai più fragili.
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1) Ho toccato con mano, nel mondo dell’agricoltura, le esigenze degli imprenditori agricoli, di quelli dell’indotto e di altri settori importanti per l’economia del mio territorio, dell’intera regione e dell’Italia. Per questo vorrei progettare e costruire un Governo amico di chi lavora la terra, la trasforma e vende i frutti di un paesaggio unico al mondo.
2) Il Partito Democratico è l’unico partito che può far progredire questa nostra Italia, in alternativa a un conservatorismo privo di qualsiasi visione futura reale e concreta per fare sì che il nostro Paese non solo resti in Europa e nei consessi mondiali con la considerazione che merita, ma che ci rimanga anche con quel ruolo guida di apertura, democrazia, progresso, inclusività e umanità che da sempre lo contraddistingue.
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1) Certamente è la cultura, e non solo per il mio ruolo di assessore alla Cultura al Comune di Chieri. La cultura è spazio di emancipazione, strumento di socialità e inclusione, opportunità di crescita personale, contrasto all’illegalità.
2) Per affrontare in modo solidale l’inflazione ed il caro energia che stanno mettendo in ginocchio famiglie ed imprese, per non arretrare sui diritti civili, per gestire con affidabilità le risorse del Pnrr, per offrire soluzioni all’emergenza ambientale e la sfida dei cambiamenti climatici
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1) Credo in una Torino plurale, che conosce il valore delle differenze e delle libertà, ma che ha bisogno, come tutto il nostro Paese, di investimenti in servizi di prossimità capaci di garantire a ogni cittadino sicurezza e benessere. Perché è giusto, e perché le disuguaglianze nell’accesso ai beni fondamentali, come ci ha ricordato anche il Presidente Mattarella, non sono il prezzo che bisogna pagare allo sviluppo e alla crescita, ma al contrario sono un ostacolo e un freno alla crescita e allo sviluppo medesimi.
2) Grazie all’Europa, e al convinto e determinato impegno del Partito democratico, con il PNRR, abbiamo una straordinaria opportunità per rivitalizzare e migliorare servizi essenziali e per rendere le nostre città e i nostri quartieri più vivibili e accoglienti, insomma per costruire un’Italia più giusta, più moderna, più europea e più verde: insieme è possibile, se il 25 settembre lo vorremo!
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1) Il caro bollette, in primis sul teleriscaldamento, nei quartieri più popolari di Torino.
2) Perché è il partito che avrebbe più forza in Europa per promuovere riforme energetiche coordinate.
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1) Sanità territoriale, trasporti e turismo.
2) Bisogna votare il PD perché abbiamo risposte chiare, reali e serie. Siamo inclusivi e rispettiamo i nostri elettori.
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1) Il lavoro giustamente retribuito, il disastro ambientale causato dai nuovi milioni di mq di insediamenti di logistica.
2) Il Partito Democratico è l’unico a difendere i diritti, il lavoro, l’ ambiente.
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1) Oltre alle grandi questioni nazionali, nel cuneese sono avvertite soprattutto due criticità: la siccità e la questione dei trasporti. Nella mia campagna elettorale mi sto spendendo per intervenire concretamente su questi temi, cercando di dare un valore aggiunto “generazionale” alla riflessione politica. Per contrastare la siccità servono sì gli invasi, come Serra degli Ulivi, ma all’interno di una complessiva transizione ecologica; per ricostruire una mobilità efficiente serve sì un nuovo piano di trasporti, ma occorre soprattutto ripensare i servizi e le abitudini dei cittadini. Tutte le nostre iniziative devono tenere conto della sensibilità ambientale, soprattutto dei giovani: proponiamo incentivi all’agricoltura sostenibile, una nuova rete ferroviaria, un nuovo piano per il dissesto idrogeologico, e più in generale nuovi modi di approcciare i problemi, in modo da smettere di ragionare “emergenza dopo emergenza” e trovare, finalmente, orizzonti più ampi.
2) Perché è un Partito, e perché è Democratico. Essere un partito vuol dire coinvolgere iscritti ed elettori, come stiamo facendo in tanti banchetti e mercati, e cercare di fare la sintesi migliore. Essere democratici, oggi, vuol dire farsi carico di una responsabilità istituzionale ed europea, come quella che abbiamo ottenuto con il governo Draghi, e farsi coraggiosi portatori dei temi che riguardano il futuro del nostro Paese e del nostro continente: oltre all’ambiente, il lavoro, i diritti, i giovani. Insomma, non possiamo accontentarci di essere “il meno peggio”: dobbiamo rivendicare i nostri valori per proporli, in maniera positiva, ai nostri concittadini.
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1) È necessario e fondamentale proseguire nel nostro impegno, l’Italia non può fermarsi in questo delicato momento storico. Dobbiamo affrontare nodi importanti come lo sviluppo sostenibile, il rispetto del territorio, una vera riforma della scuola e della sanità, è necessario sostenere famiglie ed imprese, fino a combattere la disoccupazione e la pressione fiscale. Per questo ho scelto di candidarmi alle elezioni del 25 settembre al Senato della Repubblica con il Partito Democratico.
2) Perché il Partito Democratico ha un progetto di Paese inclusivo e pienamente inserito in Europa. Perché mette a disposizione esperienze e valori di una comunità fatta di donne e uomini in cui il noi è garanzia di condivisione. Perché pensiamo che per costruire speranza nel futuro occorre prima di tutto occuparsi delle esigenze e dei bisogni delle persone che vivono un presente incerto. Perché il PD è un Partito fatto di persone e non di personalismi. Un PD forte rende l’Italia più forte.
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