|  |  | 

FAKE Homepage

SUGLI IMMIGRATI IRREGOLARI SALVINI DÀ I NUMERI

la bugia di Salvini sul numero di immigrati irregolariSalvini, nella conferenza stampa dello scorso 24 aprile, ha dichiarato che: «Gli irregolari stimati in Italia, ovvero gli sbarcati dal 2015 e di cui si è persa traccia, sono circa 90 mila»”.

FALSO! Il numero totale di irregolari è cresciuto, dal 1 gennaio 2018, di 129mila unità (404mila + 129mila = 533mila). Tale valore è superiore alla quantificazione di 90mila, la quale deriva solamente dagli sbarchi registrati tra il 1° gennaio 2015 e aprile 2019. Gli sbarchi sono solo una tra le diverse tipologie di irregolarità.

Il gioco a cui sta giocando il Viceministro dell’Interno Matteo Salvini è chiaro:ha fatto campagna elettorale nel 2018, promettendo 600 mila rimpatri veloci. Vinte le elezioni, nel contratto di governo s’è tenuto più basso: 500 mila, che rendevano comunque necessaria una «rigorosa politica di rimpatri». I rimpatri invece marciano a una media di 20 al giorno, occorrerebbero almeno 80 anni (l’alleato-competitor Di Maio cominciava a rinfacciarlo ai leghisti). Finché dal Viminale, alla vigilia della Liberazione, non è uscito un numero sorprendente. «Gli irregolari sono 90 mila!», ha proclamato Salvini: «Gli altri giochino al lotto, ma i numeri dicono questo».

L’Ispi, un centro studi di livello internazionale attivo da 90 anni, ha calcolato come per effetto del decreto Sicurezza di Salvini (ora legge) gli irregolari aumenteranno di 137 mila unità in due anni (superando quota 700 mila). Il ricercatore Matteo Villa ha contato, solo tra giugno 2018 a febbraio 2019, 48.406 dinieghi di protezione a fronte di 4.806 rimpatri, con un effetto di 43.600 irregolari in più: clandestini che, espulsi dai centri d’accoglienza ma non rimpatriati, andranno a rannicchiarsi nelle pieghe delle nostre periferie.”

Noi diciamo che non si gioca sulle paure, e che non si gioca sulla pelle dei migranti: prima vengono le persone, non la propaganda acchiappa voti.

Il Piemonte è sempre stato all’avanguardia nella difesa dei diritti e della giustizia. Il Partito Democratico concepisce i diritti come strumenti attraverso i quali le persone sono incluse in una comunità. L’inclusione produce benessere, senso di appartenenza e sicurezza. Escludere, separare, discriminare è invece la politica delle destre.

I richiedenti asilo nella nostra Regione sono 19.500, lo 0,4% della popolazione totale. I progetti di accoglienza più significativi sono gli SPRAR, con i quali è possibile realizzare accoglienza diffusa e sviluppare processi di integrazione più positivi. La riduzione degli investimenti da parte del Governo sugli SPRAR non corrisponde d’altra parte ad alcuna vera strategia per garantire la sicurezza dei cittadini (…).E’ paradossale che la destra faccia propria la bandiera della sicurezza continuamente e poi abolisca gli strumenti di integrazione con i quali offrire una prospettiva di inclusione ai richiedenti asilo, esponendoli perciò agli abusi, alla microcriminalità e addirittura alla criminalità organizzata di stampo mafioso.

La sicurezza è un valore fondamentale della convivenza civile: è dunque preoccupazione del Partito Democratico Piemontese garantirla attraverso misure concrete.