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IL MINISTRO COSTA E L’AMIANTO (CHE NON C’È) LUNGO IL TRACCIATO TAV

Per il Ministro Costa c'è l'amianto lungo il tracciato TAV ma non è veroIl ministro per l’Ambiente Sergio Costa ha detto «Ho rappresentato in modo anche corposo al resto del Governo che alcuni percorsi del Tav tagliano delle colline che presentano problemi amiantiferi. Questa per me è una preoccupazione. Quindi io dovevo rappresentarlo»

FALSO! Non sono stati mai rilevati dati relativi all’amianto fuori dai parametri di legge e non è stato rilevato alcun profilo di rischio per la salute dei cittadini.

Lo dimostrano le analisi basate su oltre 60mila misurazioni ambientali su 135 parametri (amianto, polvere, radon eccetera), controllati attraverso 40 centraline posizionate in un raggio di 15 km dal cantiere, in parallelo ai 26 punti di controllo interni al cantiere fatte prima, durante e dopo lo scavo del tunnel esplorativo.

Questi dati sono consultabili da tutti sul sito di ARPA Piemonte, che nelle considerazioni conclusive del suo rapporto afferma come ” I risultati già ottenuti da Arpa Piemonte non hanno dato indicazioni concernenti la presenza di amianti o radiazioni ionizzanti, come peraltro prevedibile viste le formazioni geologiche attraversate.”

Un tema come questo richiede serietà assoluta, quella serietà che il Ministro Costa non ha tenuto con dichiarazioni così avventate e inesatte. Gli abitanti di Casale Monferrato sanno bene cosa significhi morire per l’amianto, e aspettano ancora giustizia.

Intanto la Regione Piemonte si è dotata, dal 2008, di una specifica legge per affrontare le problematiche relative all’amianto: la legge regionale 14 ottobre 2008, n. 30 “Norme per la tutela della salute, il risanamento dell’ambiente, la bonifica e lo smaltimento dell’amianto” è il riferimento degli atti e dei programmi che il Consiglio e la Giunta regionale adottano per la lotta all’amianto.

In Piemonte è vigente il Piano Regionale Amianto 2016-2020 che prevede il completamento della mappatura dell’amianto di origine naturale e antropica e la bonifica con relativo smaltimento dei siti di interesse nazionale di Casale Monferrato e Corio-Balangero.

Noi vogliamo un Piemonte come regione verde e sostenibile: per questo siamo consapevoli che la sostenibilità è un processo continuo, che richiama la necessità di coniugare le tre dimensioni fondamentali e inscindibili della sostenibilità e dello sviluppo: Ambientale, Economica e Sociale. Considerando lo stato attuale del nostro Pianeta e la gravità della situazione climatica, che già ora sta avendo impatti enormi sulla nostra vita, il tema dello sviluppo sostenibile deve essere il punto focale della proposta politica del Partito Democratico, con un approccio che consideri però la tutela dell’ambiente non come un tentativo di tappare le falle dell’attuale sistema produttivo, ma come un’opportunità unica di sviluppo sociale ed economico, in grado quindi di rispondere alle tre dimensioni della sostenibilità.