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Le Democratiche del Piemonte scrivono a Cirio: “Perché sono tutti o quasi degli uomini a gestire l’emergenza?”

Presidente Cirio,

la situazione in Piemonte è catastrofica, questo ormai è sotto gli occhi di tutti e per farsene  un’idea più precisa è sufficiente leggere i dati dei contagiati, dei decessi e di tutti quegli indicatori che ogni giorno vengono diramati (e che a detta degli esperti sono sicuramente inferiori a quella che è la realtà) o aver guardato la trasmissione Report dedicata alla nostra Regione.

Anche per questo crediamo si sia deciso di implementare l’Unità di crisi con altre figure professionali  che speriamo e ci auguriamo possano almeno tamponare il disastro della gestione di questa pandemia.
Come per la precedente squadra, la composizione di questo comitato scientifico è monogenere,  chiaramente maschile.

Non mettiamo in dubbio le capacità degli uomini chiamati a questo difficile compito, ma ci chiediamo perché ancora una volta chi sta gestendo tutta la situazione emergenziale del Piemonte siano solamente o quasi esclusivamente uomini.

Le donne in questa emergenza sanitaria ci sono e la stanno affrontando con una abnegazione incredibile; qui in Piemonte come in Italia e in Europa i due terzi degli operatori sanitari sono
donne, il personale addetto nei supermercati e nella grande distribuzione è in larga percentuale formato da donne, il lavoro di cura è affidato nella stragrande maggioranza alle donne: tutti settori
che hanno dimostrato una forza e una resilienza non comuni.
E ci sono anche tante donne che hanno autorevolezza, competenze e intelligenze che nulla hanno da invidiare agli uomini e che potrebbero metterle al servizio della nostra regione.
E allora perché lasciarle fuori da i luoghi decisionali anche in questa seconda fase? Non è solo una questione di giustizia, di pari opportunità, di democrazia. Il riconoscimento che visioni differenti
possano contribuire a far sì che una ricostruzione possa avvenire in tempi più veloci e con risultati migliori è ormai accertato e riconosciuto anche da tanti uomini illuminati.

Perché questo non avviene in Piemonte?
Conferenza Regionale delle Donne Democratiche-Piemonte