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PD VCO: le RSA abbandonate dalla Regione Piemonte

Per come la vedo io esistono due modalità di interpretare il proprio ruolo in rappresentanza delle Istituzioni.
Comportarsi come la Giunta Cirio e fare un passo indietro rispetto alle proprie responsabilità nella gestione dei problemi, dire non è compito mio.
Oppure fare un passo avanti, come noi pensiamo sia giusto, e caricarsi delle proprie responsabilità e dire “sì le Istituzioni ci sono e faranno del proprio meglio per essere presenti, per non tagliare i servizi fondamentali”.
Come accade con la delicata questione delle RSA, pensavamo che la Giunta regionale avesse capito, dopo aver detto che in fondo non le riguardava, che fosse invece un tema di cui occuparsi e molto, date le circostanze.
Ma poi sono le azioni che contano.
E questa interpellanza di Monica Canalis, che ringraziamo per mantenere acceso il cono di luce sulla vicenda, ci fa capire che, purtroppo, la Regione Piemonte dimostra di stare sempre un passo indietro di fronte ai reali problemi dei cittadini, soprattutto dei più fragili.

Alice De Ambrogi Segretaria Provinciale VCO

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Il contenuto della lettera inviata dalle dieci Residenze per Anziani (RSA) del nostro territorio ai vertici ASL di inizio agosto era chiara: ci avete lasciato soli nella gestione dell’emergenza. Ma tra i tanti temi sollevati nella lettera un’altro era, ed è, è cruciale: i nuovi ingressi nelle strutture e le liste di attesa.
Infatti sono oltre mille gli inserimenti in meno nei primi otto mesi del 2020 rispetto al 2019 in tutta la regione Piemonte, in convenzione con le Asl. Ora però non si può continuare così. Se prima era una questione di gestione dell’emergenza, ora appare una scusa per risparmiare soldi da parte della regione Piemonte sulla pelle dei nostri anziani e delle loro famiglie.
Infatti meno inserimenti di anziani nelle Residenze si traducono in meno soldi versati alle RSA convenzionate dalla regione Piemonte: i calcoli del gruppo PD in Regione segnalano circa trenta milioni di euro (su base annuale) in meno alle RSA dalla Regione dovuti ai meno inserimenti e, purtroppo, anche ai decessi per Covid .
Meno inserimenti significa, purtroppo, che le liste di attesa aumentano. Un duro colpo per quelle famiglie che meritano di avere un servizio efficiente di aiuto e supporto ai propri anziani, dopo anni di sacrifici.
E meno anziani nelle RSA vuol dire anche mettere in difficoltà economica le stesse Residenze che contano ora su minore risorse, mettendo a rischio la loro sopravvivenza, ma anche e soprattutto causando la diminuzione di servizi, perché avendo meno ospiti vengono ridotte le ore di assistenza e l’assistenza ne viene pesantemente penalizzata.
Su questo la Regione tace e non muove un dito, “risparmia” soldi sulla pelle dei nostri anziani.
La regione Piemonte e la Giunta di centro destra, e i suoi esponenti locali, devono invertire al più presto la rotta, muovendosi velocemente per l’attivazione dei nuovi inserimenti in convenzione con le Asl, per diminuire le liste di attesa e aiutare le RSA e le famiglie.

Alice De Ambrogi
Segretaria Provinciale VCO

Monica Canalis
Vice Segretaria Pd Piemonte e Consigliera regionale