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CINEMA E TEATRI SONO REALTÀ DIVERSE. UN’ORDINANZA GENERICA RISCHIA DI CAUSARE DANNI IRREVERSIBILI

“Il Presidente della Giunta regionale ha annunciato la messa a punto di un’ordinanza per aumentare il pubblico ammesso nei cinema e nei teatri, fermo oggi a 200 posti, con un distanziamento di 1,5 metri. Ma si tratterà di un aumento per tutti? Siamo perplessi su questo tema come perplessi sono gli stessi addetti ai lavori di questi comparti, duramente colpiti dalla pandemia” spiega il Vicepresidente della Commissione Cultura del Consiglio regionale (Pd)

“Ci chiediamo innanzitutto: è corretto assimilare teatri e cinema? Si tratta di due realtà diverse, con un pubblico differente e con capienze differenti. Mettere un simile distanziamento all’interno di un cinema di 250 posti significa costringerlo ad aprire per venti persone o piuttosto a chiudere per sempre o almeno fino a quando non sarà superata la pandemia” precisa il Consigliere regionale dem.

“Non si può intervenire genericamente su questi comparti, ma si devono valutare le esigenze. Forse sarebbe il caso che il Presidente della Giunta si rapportasse con gli addetti ai lavori e individuasse con loro le soluzioni migliori per i singoli settori” conclude il Vicepresidente della Commissione Cultura.