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Asti da la cittadinanza onoraria a Segre ma non la toglie a Mussolini

Liliana Segre riceve ancora una cittadinanza onoraria, stavolta di Asti.

Ma c’è un problema. C’è un però. Perché di Asti è cittadino onorario, dal 1924, anche Benito Mussolini.

La minoranza presenta un ordine del giorno straordinario, per scongiurare che si avveri questo paradosso vergognoso, grottesco. Che siano concittadini il carnefice e la vittima. Chiede, com’è naturale, che sia revocata la cittadinanza a Mussolini.

Sembrerebbe un atto dovuto. Sembrerebbe, ma non lo è. Il sindaco Rasero non si “fa dettare l’agenda dalla minoranza”, tuona. La maggioranza si è riservata di votare la revoca in un’altra occasione.

Ma il sindaco dimentica che quella cittadinanza conferita nel 1924 è un’offesa non solo per la senatrice Segre. Lo è per la città di Asti e per l’Italia intera.
Per i nostri valori. I valori di democrazia, resistenza e antifascismo su cui abbiamo costruito la nostra Repubblica.

Paolo Furia
Riccardo Fassone
Pd Asti E Provincia