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In attesa del vaccino: quali azioni mettere in campo per resistere e reagire con efficacia

Siamo ancora dentro la tempesta e purtroppo la terza ondata ci sarà. Questo è il messaggio emerso dal web meeting con l’On. Lorenzin lunedì 7 dicembre insieme alla Prof.ssa Siliquini, al Prof. Costa, al dott. Giustetto e al nostro capogruppo Raffaele Gallo.

I vaccini sono pronti ma ci vorranno ancora mesi prima che vengano distribuiti e somministrati, il piano è pronto, ma richiede i suoi tempi, pertanto è necessario il massimo impegno perché le future ondate non siano più così violente insieme alla consapevolezza che abbiamo davanti ancora un anno a virus circolante.

Quali azioni mettere in campo? Intanto limitare la mobilità, il più grande fattore di rischio anche se comporta molti sacrifici da parte dei cittadini e organizzare i trasporti che sono il veicolo più temuto, soprattutto nel momento di riapertura delle scuole.

L’altro grande tema è rafforzare i Dipartimenti di Prevenzione e la Medicina del Territorio; Il nostro sistema sanitario è stato disegnato sulle acuzie e sulla cronicità, mentre sulla prevenzione in questi decenni si è investito poco e nulla, i dipartimenti sguarniti, fanalino di coda del sistema.

Eppure in futuro ci attendono altre aggressioni dai virus: il cambiamento climatico, le deforestazioni, i salti di specie, le infezioni ospedaliere, la resistenza agli antibiotici. E’ necessario riadattare il nostro sistema alla lotta alle infezioni e ai virus, dobbiamo adeguare la nostra capacità di resistenza attraverso una riorganizzazione complessiva e un investimento massiccio nella prevenzione.

La scuola stessa deve prevedere la sorveglianza attiva sulla popolazione dell’infanzia e dell’adolescenza con la presenza di professionisti presenti e proattivi che vigilino sulla salute psicologica, sulle dipendenze e sulle altre patologie che possono avere un esordio già in giovane età.

E infine l’Europa ci attende: noi verremo valutati sull’efficacia ed efficienza del nostro piano vaccini e sulla capacità di resistenza all’epidemia.

Il nostro impegno è determinante in questo momento per i prossimi vent’anni, siamo sotto attacco e dobbiamo uscirne, ne va del futuro del nostro paese, non solo sanitario, ma economico e politico.

Maria Peano, Responsabile Sanità Segreteria Regionale