Nei prossimi giorni ci sarà l’approvazione definitiva al Senato. Avendo seguito in particolare i temi del lavoro, posso dire che vi sono molte misure importanti, non poche delle quali ottenute con proposte o emendamenti del PD. Tra le più rilevanti, ricordo:

proroghe delle varie forme di Cassa integrazione;

robusti sgravi contributivi per nuove assunzioni a tempo indeterminato degli under 35, delle donne e al Sud;

l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO) a favore dei liberi professionisti con partita IVA iscritti in via esclusiva alla gestione separata INPS;

la riattivazione del contratto di ricollocazione e una nuova offerta di servizi mirati (denominata Garanzia di occupabilità dei lavoratori “Gol”) per i lavoratori in Cassa integrazione in transizione, Naspi o Discoll;

il Fondo nuove competenze, per finanziare la partecipazione a percorsi di formazione del lavoratore, anche per favorire percorsi di ricollocazione;

la proroga e l’ampliamento delle imprese beneficiarie del contratto di espansione, per favorire il prepensionamento dei lavoratori a cinque anni dalla pensione;

la proroga di Ape sociale e Opzione donna, la nona salvaguardia di esodati e vari “scivoli”, per favorire il pensionamento anticipato.

Tutto questo probabilmente non basterà per far fronte all’ondata di licenziamenti che avremo in primavera, quando verrà meno il divieto di licenziamento. Ma si tratta pur sempre di un robusto insieme di misure di politiche passive e attive del lavoro, non di miracolose quanto illusorie ricette. I prossimi saranno mesi faticosi per difendere il lavoro. Spero che la politica si dimostri all’altezza, almeno al pari della compostezza e del coraggio che anche in questi giorni stanno mostrando (salvo qualche stupida eccezione) gli italiani.

Stefano Lepri