È necessario che la data del 18 gennaio individuata per il ritorno ad un didattica mista 50% in classe e l’altra metà in ddi per le scuole secondarie di secondo grado, sia accompagnata da interventi che evitino il rischio di una riapertura a singhiozzo. Per questo è urgente che venga convocato un tavolo di confronto permanente con OO.SS. Provincia ed enti locali presso la Prefettura per organizzare un piano di rientro che tenga conto delle specificità del nostro territorio e che sia efficace nel medio-lungo periodo: la scuola deve rimanere aperta.

Ci associamo alla richiesta del PD regionale di replicare modelli virtuosi che permetteranno il rientro in classe già a partire da lunedì 11 agli studenti della Toscana. Il rischio che stanno correndo le studentesse e gli studenti da un anno a questa parte è di essere privati di momenti essenziali per la loro crescita. Siamo ben consapevoli della condizione generale e sappiamo che la scorsa primavera non esisteva alcuna alternativa alla “dad”, così come sappiamo quanto sia stato decisivo e fondamentale il lavoro di docenti, dirigenti e personale scolastico nei mesi “caldi” dell’emergenza come anche abbiamo visto l’attaccamento degli studenti alla loro scuola.

Adesso, però, dobbiamo provare ad alzare l’asticella per evitare che all’emergenza covid di oggi sia sostituisca domani un’emergenza legata alla dispersione scolastica e alla povertà educativa. Abbiamo degli strumenti fondamentali come il vaccino, per questo sarebbe essenziale che si avviasse la vaccinazione del comparto scuola prima del secondo trimestre del 2021 così da riportare il più rapidamente possibile gli studenti in quelle aule che oggi sono vuote e in cui echeggia solo la voce dei professori di fronte gli schermi dei computer.