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Emergenza senzatetto: silenzio e immobilismo della Giunta Cirio

“Sono in gioco le competenze sanitarie e abitative della Regione, ma gli Assessori Icardi e Caucino non stanno intervenendo.”

Sui senzatetto, aumentati nelle grandi città del Piemonte a partire dalla crisi economica del 2008, stiamo assistendo al silenzio assordante della Giunta Cirio.

La pandemia sta generando sfratti e licenziamenti, con un conseguente aumento delle persone che finiscono in strada. Un tema delicato, che va affrontato in modo non strumentale ed ipocrita. Non si tratta, infatti, di un mero problema di ordine pubblico e decoro urbano, ma neppure di un tema esclusivamente sociale o caritativo, di competenza dei Comuni o del Terzo Settore.

Se tutti condividiamo l’obiettivo finale, che è quello di far uscire queste persone dalla strada per intraprendere percorsi strutturali, e non solo temporanei, di vita indipendente e di inclusione, dobbiamo chiamare in causa anche le politiche sanitarie ed abitative, che sono compito della Regione.
Le persone che vivono in strada non sono tutte uguali. Non bastano quindi gli interventi degli operatori della polizia municipale o dell’Amiat, ma neppure quelli degli operatori sociali del Comune o dei volontari delle associazioni no profit.

Bisogna far scendere in campo gli operatori sanitari, dei Serd dedicati alle dipendenze e della psichiatria, creando équipe specializzate e colmando le carenze di organico. Occorre, inoltre, potenziare la soluzione abitativa delle micro accoglienze e sperimentare progettualità multidisciplinari, arrivando a coinvolgere anche i veterinari per i pets che li accompagnano.

Servono investimenti, non solo di risorse finanziarie ed umane, ma anche organizzative. L’ente pubblico non può abdicare al suo ruolo di regia, che garantisce competenze tecniche e continuità del servizio, né chiedere al Terzo Settore di supplire alle sue funzioni.

La Regione, in particolare, dovrebbe impostare linee guida uniformi per tutte le città piemontesi, coordinare le buone pratiche, mobilitare le Asl, accompagnare i Comuni.
Eppure la Giunta Cirio non sta facendo nulla di tutto questo, dando un messaggio di immobilismo e indifferenza. Chiediamo pertanto un rapido cambio di passo, perché tutti i livelli istituzionali si impegnino in questa epoca drammatica ad aiutare le persone che sono cadute a rimettersi in piedi e a ricostruire legami sociali.

Monica CANALIS – vice segretaria PD Piemonte e consigliera regionale

Mauro SALIZZONI – vice presidente del Consiglio regionale