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Alessandria. per evitare il declino servono più risorse e più agevolazioni

PROVINCIA DI ALESSANDRIA  – RAVETTI: “VIVIAMO NEI FATTI IN UN’AREA DI CRISI INDUSTRIALE COMPLESSA, NON RICONOSCERLO DIMOSTRA INCAPACITA’ DI DEFINIRE LA ROTTA PER IL FUTURO ECONOMICO. PER EVITARE IL DECLINO SERVONO PIU’ RISORSE E PIU’ AGEVOLAZIONI”

24 febbraio 2021 – “La mappa provinciale alessandrina delle crisi industriali e i dati generali sulla disoccupazione, soprattutto giovanile e femminile, si sommano agli effetti negativi generati dalla pandemia. La realtà dovrebbe convincerci a cambiare il senso della narrazione ottimistica sul futuro delle imprese e del lavoro in questa provincia. Nonostante alcune esperienze di successo che riguardano specifici ambiti economici e territoriali e nonostante diversi proclami che, spesso, sanno di autoincensamento, il rischio di un lento e inesorabile declino non è scongiurato; è giunto il tempo di rivendicare per i nostri territori più attenzioni e, nel concreto, più risorse regionali e nazionali” afferma il Consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Ravetti.
“Come riportato sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico – spiega Ravetti – le aree di crisi industriale complessa riguardano territori soggetti a recessione economica e perdita occupazionale di rilevanza nazionale e con impatto significativo sulla politica industriale nazionale, non risolvibili con risorse e strumenti di sola competenza regionale. La complessità deriva da: crisi di una o più imprese di grande o media dimensione con effetti sull’indotto e grave crisi di uno specifico settore industriale con elevata specializzazione sul territorio. Il Ministero cura l’attuazione di politiche e programmi per la reindustrializzazione e riconversione delle aree e dei settori colpiti dalla crisi mediante la stipula di appositi Accordi di Programma di adozione dei PRRI (Progetti di Riconversione e Riqualificazione Industriale). I PRRI promuovono, anche attraverso il cofinanziamento regionale e con l’utilizzo di tutti i regimi d’aiuto disponibili per cui ricorrano i presupposti, investimenti produttivi anche a carattere innovativo, la riqualificazione delle aree interessate, la formazione del capitale umano, la riconversione di aree industriali dismesse, il recupero ambientale e l’efficientamento energetico dei siti e la realizzazione di infrastrutture strettamente funzionali agli interventi”.
“Per ottenere aiuti adeguati – conclude il Consigliere Ravetti – non è forse arrivato il tempo di candidare la nostra provincia ad essere riconosciuta “area di crisi industriale complessa” al pari di altri territori del Paese economicamente compromessi?”