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RSA Piemontesi. i ristori non sono ancora arrivati

La consigliera Monica Canalis (Pd): “Non bastavano i posti vuoti. Anche i ristori approvati dal Consiglio Regionale il 20 gennaio non sono ancora arrivati. Moltissime Rsa rischiano di chiudere.”

I fronti caldi delle Rsa piemontesi sono tre:

1.      Il 26% dei posti autorizzati è vuoto, con numeri allarmanti anche sui posti convenzionati, quelli coperti al 50% dalla quota sanitaria.

2.      I ristori approvati dal Consiglio Regionale il 20 gennaio non sono ancora stati erogati, a dispetto da quanto annunciato dalla Giunta Cirio. La Delibera di Giunta è stata fatta solo il 19 febbraio e mancano ancora le Determine e i trasferimenti alle ASL, che poi faranno materialmente le erogazioni. Ci vorranno ancora almeno due settimane.

3.      I ristori di 40 milioni approvati dal centro destra sono comunque di importo decisamente inferiore rispetto al risparmio accumulato dalla Regione nel 2020, per mancati inserimenti in convenzione.

Insomma, il sistema è allo stremo e moltissime Rsa rischiano di chiudere. 

Non solo la Giunta Cirio a distanza di un anno dall’inizio della pandemia non ha ancora erogato un solo euro di ristoro alle Rsa ma tiene anche nascosti i dati sul risparmio accumulato nel 2020 e sul numero effettivo di posti vuoti. Il file che veniva inviato all’Osservatorio regionale sulle Rsa, infatti, dopo la denuncia del Pd sugli 8.000 posti vuoti, non viene più inviato.

Ci sono 30.000 persone in lista d’attesa: possibile che non se ne trovino 8.000 per riempire i posti vuoti?

La Giunta Cirio prima non ha protetto adeguatamente le Rsa piemontesi, teatro nel 2020 di una vera e propria strage, ed ora le lascia chiudere.

È inaccettabile che la Regione risparmi sulle persone più fragili e non soccorra sufficientemente il sistema di cura.

Monica CANALIS – vice segretaria Pd Piemonte e consigliera regionale