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Ferrovia dismessa Alba-Asti-Nizza. Il Recovery Fund? una grande occasione per riavere finalmente il treno

Cirio chiama il territorio albese ad esprimersi sulla trasformazione della ferrovia dismessa Alba-Asti-Nizza in pista ciclabile.

Marello: «Il Recovery Fund? una grande occasione per riavere finalmente il treno».

 Alla data di mercoledì 31 marzo il governatore Alberto Cirio ha rilasciato nuove dichiarazioni in merito alla trasformazione della ferrovia dismessa Alba- Asti-Nizza in pista ciclabile. Fin dai tempi in cui ricopriva il ruolo di assessore al Turismo per la Giunta Cota, Cirio sostiene la proposta di installare una pista ciclabile sulla ferrovia, ritenendo questa conversione una grande opportunità per il turismo di Langhe, Roero e Monferrato. La ferrovia, lo ricordiamo, non è più utilizzabile dal 2011 per problemi strutturali nella galleria Ghersi tra Barbaresco e Neive.

Fermamente contrario a tale ipotesi il Consigliere Regionale Maurizio Marello che, da quando era sindaco di Alba, continua a battersi per l’importanza di ripristinare la ferrovia.

«In più occasioni ho chiesto di revocare la sospensione di linee già avviata nel 2012, quando la Giunta Cota fece una serie di tagli molto pesanti interrompendo collegamenti importantissimi: un esempio su tutti è proprio la linea Alba- Asti- Nizza- Milano chiusa in quell’anno ma strategica, in quanto potrebbe garantire un collegamento tra Cuneo a Milano», ha spiegato il consigliere.

«I fondi europei in arrivo, destinati anche alla mobilità sostenibile, sono un’occasione imperdibile per ripristinare il treno» – ha aggiunto Marello– «E non si tratta semplicemente di una questione locale. Riaprire la Alba- Asti- Nizza significa fornire un collegamento tra il basso Piemonte e Milano, collegando così la Costa Azzurra da Nizza a Ventimiglia, passando per Cuneo, alle Langhe e al Monferrato Patrimonio Unesco. Si tratta di un grande progetto di mobilità pulita, capace di offrire un servizio a lavoratori, studenti e turisti».

«La pista ciclabile in direzione Asti va completata lungo il fiume Tanaro», suggerisce il consigliere Pd, «Pensare di farla al posto della ferrovia significherebbe perdere una grande occasione, spendere svariati milioni di euro per realizzarla (compresi i costi per la galleria Ghersi che andrebbero affrontati comunque e quelli di bonifica) e chiudere per sempre una linea ferroviaria che se rilanciata avrebbe ricadute economiche importanti. Le bici facciamole viaggiare sui treni insieme ai turisti che poi, fatta tappa ad Alba, Barbaresco, Neive, Castagnole, potranno usarle nei percorsi ciclabili sulle magnifiche colline Patrimonio dell’Umanità».