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Annunci sui vaccini, ma si resta indietro sui fondamentali

La campagna vaccinale piemontese procede a singhiozzo tra le difficoltà.

A oggi, rispetto alle dosi ricevute, il Piemonte è quattordicesimo per somministrazioni, sotto la media nazionale. Rispetto alla popolazione, i dati Gimbe di questa mattina collocano il Piemonte diciottesimo tra prime somministrazioni e cicli completati, abbondantemente sotto la media nazionale.

Dati che destano seria preoccupazione in vista dell’allargamento della campagna.

In particolare è ancora basso il coinvolgimento degli specializzandi nella campagna di vaccinazione, a cui le indicazioni del commissario regionale hanno inteso attribuire anche compiti non medici, col conseguente venir meno di molte disponibilità e aprendo a una frattura con la scuola di specializzazione.

Peraltro, anche coloro che hanno dato disponibilità tardano a venire coinvolti, come denunciato in una lettera inviata a tutto il Consiglio Regionale dal Segretariato Italiano Giovani Medici – SIGM.

L’applicativo piemontese pare che sarà presto in grado di offrire una data a chi si prenota: dopo averne a lungo respinto l’opportunità, finalmente la giunta Cirio si è convinta. Restano però evidenti grosse difficoltà di caricamento dei dati, che richiedono più tempo di quel che serve per l’anamnesi. Molte voci prevedono una risposta aperta, non producendo così dati aggregabili dal punto di vista statistico epidemiologico. Spesso il caricamento dei dati dal cartaceo viene effettuato il giorno successivo al vaccino, ma così viene caricata la data sbagliata di vaccinazione, perché il sistema fa operare solo sul giorno in corso: si immaginino le conseguenze sui richiami. Perché a questo punto, in vista di numeri più impegnativi da gestire, non passare all’applicativo di Poste Italiane?

Continuano ad aumentare le segnalazioni di medici di base che stanno ritirando la propria disponibilità a vaccinare, con i loro pazienti che vengono sistematicamente scavalcati da quelli chiamati direttamente dalle aziende.

Abbiamo chiesto un’informativa urgente in quarta commissione la prossima settimana, perché sono troppe le questioni che, nel sollievo generale per le riaperture, si stanno pericolosamente accantonando.

Daniele Valle – Coordinatore del Gruppo di lavoro Covid