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EDILIZIA SOCIALE: IL TRIBUNALE DECRETA CHE LA REGIONE DISCRIMINA IL DIRITTO ALL’ABITARE

IL DDL “PRIMA I PIEMONTESI” BOCCIATO PRIMA DI INIZIARE: ADESSO LO RITIRINO!”

9 marzo 2023 – “Apprendiamo dagli organi di informazione che il Tribunale di Torino ha condannato la Regione e Atc, definendo “discriminatorio inserire il requisito della residenza nei confronti dei cittadini stranieri per avere la casa popolare”. La sentenza boccia il nodo focale del disegno di legge targato Caucino-Marrone detto “Prima i piemontesi”: un provvedimento profondamente sbagliato che, in modo assurdo e propagandistico, mira a prevedere una corsia preferenziale per i piemontesi residenti nella regione da 15, 20 o addirittura 25 anni, nell’assegnazione di una casa popolare. Non deve essere, infatti, la residenza a determinare l’assegnazione di una casa popolare, bensì il “Bisogno”, unico criterio applicabile” dichiara il Consigliere regionale del Partito Democratico Diego Sarno, relatore di minoranza del ddl “prima i piemontesi”.

“Ci aspettiamo adesso – prosegue l’esponente dem – che il provvedimento fortemente voluto dalla parte più estremista della Giunta che guida il Piemonte, gli Assessori Marrone e Caucino, non inizi nemmeno il suo iter in Commissione. Il testo deve essere profondamente modificato perché si tratta di un provvedimento di pura propaganda che innesca una guerra tra poveri, nella quale rischiano di essere penalizzati non soltanto i cittadini di origine straniera, che la destra vuole colpire, ma tutte quelle persone vulnerabili, italiane e non, che, a causa di un minore periodo di residenza nella nostra Regione, nonostante ne abbiano la necessità e il diritto, si vedranno negato il diritto all’abitare. Mi sembra chiarissimo che, con questo atto, il Tribunale ha chiarito, infatti, che il diritto all’abitare non deve dipendere dalla residenza, dalla nazionalità o dal colore della pelle, ma semplicemente dal bisogno”

“Non credo che introdurre premialità basate sugli anni di residenza nella nostra Regione possa essere un criterio valido per risolvere il problema dell’emergenza abitativa dal momento che altri sono i fattori che determinano la necessità di richiedere una casa. La vulnerabilità sociale è, infatti, determinata dalla perdita del lavoro, dagli sfratti per morosità e tutto questo non può, certamente, essere superato dagli anni di residenza in Piemonte. Mi aspetto adesso che venga ritirato questo disegno di legge profondamente ingiusto e già bocciato indirettamente in partenza nei contenuti dal Tribunale e che, seriamente, se ce ne sarà il tempo, si intervenga sulla vecchia legge in materia di edilizia sociale, adeguandola ai tempi e alle nuove esigenze e non rendendola un provvedimento discriminatorio nei confronti di chi ha bisogno. Purtroppo temo che la propaganda della destra piemontese ci abbia fatto sprecare del tempo e che questa riforma non potrà essere compiuta entro la legislatura. Marrone e Caucino sono stati bocciati dal Tribunale e lo saranno presto anche dai cittadini piemontesi. In tutto questo il Presidente Cirio dov’è?” conclude Sarno.

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