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Operazione Echidna: il commento del segretario Rossi

Quanto sta emergendo in queste ore dall’operazione Echidna della DDA di Torino è incompatibile con l’idea di politica e dell’organizzazione del consenso del Partito Democratico. Noi siamo il partito erede di Pio La Torre e Piersanti Mattarella: la lotta a mafie e illegalità è nel nostro DNA oltre che al centro del nostro impegno. I comportamenti di alcuni non devono ricadere sull’intera comunità. Per queste ragioni ho deciso di chiedere alla commissione di garanzia di valutare la compatibilità dei comportamenti contestati a Salvatore Gallo con l’appartenenza alla nostra comunità politica. Al di là del rilievo penale, che non spetta a noi giudicare, emerge una situazione incompatibile con il nostro codice etico e i nostri valori.
Ribadisco l’estremo rigore con cui stiamo valutando ogni aspetto per evitare che anche solo ombre o sospetti, dovuti a comportamenti di pochi, possano ricadere sulla comunità del PD, nella quale militano donne e uomini liberi che credono nei valori della legalità e della democrazia. Come ha dichiarato la nostra segretaria nelle scorse ore la nostra linea è chiara: “non accettiamo voti sporchi o comprati. A tutti i nostri militanti e amministratori chiedo di essere i nostri anticorpi sul territorio, di difendere i principi della buona politica, di alzare la guardia e denunciare ogni irregolarità, di segnalare ogni stranezza, di tenere lontani trasformisti e interessi sbagliati”.
Il PD costruisce il proprio consenso intorno a dei principi e delle idee, ottiene ed accetta voti sulla base della condivisione delle nostre proposte e non di altro tipo. Ogni giorno centinaia di persone si attivano solo animate dai propri valori e per il bene della società.
Sulla base di queste premesse, ritengo necessario riaprire alcuni ragionamenti fatti sulla lista di Torino per le elezioni regionali. La nostra risposta deve essere chiara e deve allontanare ogni ombra.

Domenico Rossi – Segretario regionale